ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] 81 s.).
Qeste parole mettono bene in luce l'accentuatissima propensione personale dell'E. ad affrontare i Problemi in modo intuitivo e persino approssimativo, il fastidio per lo studio metodico e pedante. E, in secondo luogo, il ruolo che ebbe nella ...
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GAZZANIGA, Paolo
Luca Dell'Aglio
Nato a Soresina (Cremona) il 26 luglio 1853 da Pietro e Giulia Moschini, svolse a Pavia i suoi studi superiori, frequentando il collegio Ghislieri e laureandosi nel [...] aggiuntiva di un approccio "misto", in cui una rigorosa trattazione del soggetto si legava a continui ausili di carattere intuitivo.
Il tema della teoria dei numeri rappresenta anche l'argomento di alcuni trattati del G. a livello universitario ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] e poi a Roma presso la stessa facoltà nel 1954 (Roma 1959).
Il suo interesse a rendere vivo, concreto, intuitivo e interessante l'insegnamento della matematica si espresse nella fondazione presso l'istituto matematico dell'università di Roma di un ...
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CAGNAZZI DE SAMUELE, Luca
C. Paola Scavizzi
Nacque ad Altamura il 28 ott. 1764 da Ippolito e Livia Nesti. Orfano di padre fin dal 1767, a otto anni fu messo in collegio a Bari, per interessamento del [...] adatto agli adulti che non ai fanciulli per lo scarso ricorso alle facoltà immaginative di questi. Quanto al metodo intuitivo, pur riconoscendone il valore, ritenne che, per la continua attenzione richiesta al fanciullo, potesse causare uno stato di ...
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CIPOLLA, Michele
Francesco Saverio Rossi
Nato a Palenno il 28 ott. 1880 da Luigi e da Rosaria Moncada, dopo aver seguito con onore, gli studi medi superiori nel liceo della sua città, iniziò quelli [...] con i quali può operarsi benissimo, ma che tuttavia danno luogo a risultati svuotati di ogni assaggio intuitivo, facendo uso di sole relazioni astrattamente razionali. Egli prese posizione fra i matematici logici antihilbertiani, affermando che ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.