standard
stàndard [s.ingl. standard 〈stèndëd〉, dal fr. ant. estendart "stendardo"] [LSF] Campione o modello di riferimento per una categoria di grandezze o anche, astrattamente, di una categoria di fenomeni: [...] ] Forza elettromotrice s. di una cella a combustibile: v. celle a combustibile: I 547 e. ◆ [FAF] Modello s.: il modello più intuitivo e più regolare di una teoria assiomatica; per es., una teoria dei numeri interi ammette vari modelli, tra i quali il ...
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vortice
vòrtice [Der. del lat. vortex -icis, dalla forma arcaica vortere di vertere "volgere, girare"] [MCF] Corrente fluida caratterizzata da una regione rotazionale limitata da una regione di corrente [...] teoria classica dei: I 470 e. ◆ [MCF] V. di avviamento: v. aerodinamica subsonica: I 71 d. ◆ [MCF] V. galattico: il modello intuitivo che può rappresentare certe galassie (v. vortice: VI 577 f). ◆ [MCF] V. geostrofico: v. vortice: VI 577 c. ◆ [MCF] V ...
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FRATTALI
Luigi Accardi
Nicola Rosato
Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, [...] ), anche se esistono molti esempi di figure od oggetti cui esso, per comune consenso, si può attribuire.
Per avere un'idea intuitiva di una figura frattale si può pensare al tessuto di una spugna, al tessuto polmonare, a un paesaggio lunare, a una ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] assolutamente sicuri i risultati ottenuti. Nacque così la tendenza a liberare gli enti matematici da ogni presupposto intuitivo, considerandoli come oggetti di studio a sé stanti. Benché tale tendenza si fosse già manifestata nelle costruzioni ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] 81 s.).
Qeste parole mettono bene in luce l'accentuatissima propensione personale dell'E. ad affrontare i Problemi in modo intuitivo e persino approssimativo, il fastidio per lo studio metodico e pedante. E, in secondo luogo, il ruolo che ebbe nella ...
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Biologia
In embriologia, il termine designa varie formazioni che si osservano durante lo sviluppo embrionale dei Vertebrati in genere e degli Amnioti in particolare. Nelle uova degli Uccelli, per es., [...] a. di indirizzo.
Matematica
In geometria, misura di una superficie (in rapporto ad altra assunta come unità). Il concetto intuitivo di a. e la misura dell’a. nascono dalle prime esigenze e dalle prime esperienze dell’agrimensura e rappresentano uno ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] non ulteriormente riducibili a proposizioni più semplici. Esse possono essere considerate, da un punto di vista elementare, intuitivo, come proposizioni di per sé evidenti, relative a concetti primitivi pur essi di significato evidente (le ‘nozioni ...
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Matematico (Ashford 1616 - Oxford, Inghilterra, 1703). Personalità poliedrica, W. fu insegnante, teologo, e uomo politico, ma la sua impronta maggiore resta per i suoi studi matematici. Si occupò di quadratura [...] critico su gli Elementi di Euclide, nel quale W. propone di sostituire al postulato delle parallele il seguente, ritenuto più intuitivo: ogni figura piana ammette sempre un'altra di eguale forma, ma di grandezza diversa. Nella Mechanica, sive de motu ...
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In matematica, la corrispondenza generata tra due catene di un complesso, e più in generale tra due applicazioni, quando la prima può deformarsi con continuità nella seconda.
La teoria dell’o. costituisce [...] topologia algebrica più importanti e ricchi di applicazioni. La nozione intuitiva di o. si basa sulle deformazioni di un ciclo tra cicli quanto tra due applicazioni; tuttavia è più intuitivo riferirsi senz’altro ai cicli, cioè, sostanzialmente, alle ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] P ha un c. del 2° ordine (o tripunto) con la propria tangente t in P (fig. B). In generale, da un punto di vista intuitivo, si ha un c. di ordine n, o (n + 1) - punto, quando alterando di poco la posizione delle due curve da un’unica intersezione nel ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.