Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] scientifici: ad es., «la lingua L suona musicale» è un giudizio intuitivo, non verificabile rigorosamente, mentre «la lingua L appartiene al tipo di lingue con articoli» è una constatazione scientifica, verificabile da chi si occupa di tipologia ...
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Settore della linguistica che tratta della didattica della lingua, sia essa prima (materna) o seconda, e in particolare dell’apprendimento e dello sviluppo delle abilità linguistiche principali (comprensione, [...] teoriche emerse nel 16° e 17° sec., a opera soprattutto di J.A. Komenský, che stabilì saldamente il primato del metodo intuitivo e intensivo, mentre altri misero poi in risalto il valore della comparazione interlinguistica (C.-C. Du Marsais). La g. è ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] in modo significativo era già stato notato da A. Cruden nelle sue concordanze bibliche (1738), e in seguito anticipato a livello intuitivo da Bally (1951: 70) e da Porzig (che parlava di «campi semantici elementari»; 19572: 124-125). È tuttavia l ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] P ha un c. del 2° ordine (o tripunto) con la propria tangente t in P (fig. B). In generale, da un punto di vista intuitivo, si ha un c. di ordine n, o (n + 1) - punto, quando alterando di poco la posizione delle due curve da un’unica intersezione nel ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] modelli di sviluppo della f. indoeuropea. Lo schema intuitivo di filiazione genetica delle lingue si trasformò in autori stesso di ''somiglianza'' assume connotazioni pericolosamente intuitivo-soggettive (si confrontino le giuste osservazioni nel ...
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LINGUAGGIO (XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema [...] distintivi di quel conoscere, atti a richiamarlo nella forma che è propria di ogni primo conoscere, cioè l'intuitiva.
Il problema dell'origine del linguaggio, che tanto preoccupa psicologi e linguisti, è un problema insolubile perché strettamente ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] a una data lingua. La fonetica percettiva costituisce un irrinunciabile ponte fra queste due discipline. Per fare un esempio intuitivo, si consideri il modo in cui un parlante nativo di lingua inglese pronuncia la parola two «due» ([thʊ], con ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] di lingua / intuizione, arte ed espressione discendono alcune conseguenze. In primo luogo, dato il carattere intuitivo, fantastico e metaforico della lingua risultano infondate le concezioni logiche / logistiche del linguaggio (dominanti nel ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] di suscitare attenzione anche in chi non ha condiviso affatto la netta separazione crociana tra un momento intuitivo, libero dal condizionamento degli usi linguistici e degli istituti espressivi e formali, e un successivo momento intellettualistico ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] la distinzione tra s. e segno, aprendo la via al suo uso estetico. Il s. è per Kant una rappresentazione intuitiva e analogica che del segno non ha l’immotivazione del rapporto tra significante e significato. Ma tale relazione analogica è imperfetta ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.