VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] più recente e cospicua elaborazione, ne sono ritenuti capisaldi: indipendenza della fantasia dall'intelletto, e carattere arazionale, intuitivo, lirico e pur cosmico e universale dell'opera d'arte. Nella filosofia del linguaggio, l'esclusione più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] senso comune dello spazio, che le confermino. Una cosa è la realtà fisica, altra cosa sono le nostre rappresentazioni intuitive di essa, altra cosa ancora le osservazioni rigorose che ne facciamo con un ordine di approssimazione crescente e vincolato ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] ’ascoltante resti molto gagliardamente dilettato» (p. 106). Rivelando rapporti e somiglianze, l’acutezza genera un insegnamento intuitivo, immediato, ingegnoso: è «grave» se molto insegna e commuove, «leggiadra» se molto diletta. Ne sono classificate ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] . 21-41, 135-160; VI (1879), pp. 3-35, 108-123, 153-163; Le abitudini intell. che derivano dal metodo intuitivo, Palermo 1880; La magistr. giudiziaria in Italia, in Rassegna di scienze sociali e politiche, febbraio 1884; L'insegnamento elementare in ...
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Uguaglianza
Paolo Comanducci
(XXXIV, p. 621)
L'idea di uguaglianza, antichissima, multiforme e spesso sfuggente, presenta significati diversi a seconda dei contesti discorsivi in cui ricorre. Si possono [...] delle preferenze espresse, nei confronti di certi beni che possono essere distribuiti, da parte degli individui: com'è intuitivo, se due individui manifestano un diverso grado di preferenza verso uno stesso tipo di bene, essi raggiungeranno lo stesso ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] le capacità deduttive, che non sembrano essere basate sulle regole della logica proposizionale, ma su procedure di tipo intuitivo (euristiche) più o meno affidabili, ma spesso anche causa di semplificazioni ed errori sistematici (v. logica e processi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] come avviene nel caso della spiegazione causale aristotelica, in cui tutto è derivato necessariamente da un unico principio intuitivo – ma di una pluralità di tecniche che hanno natura convenzionale e dipendono quindi dalla diversità delle discipline ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] , al carattere organico della realtà, al complesso rapporto tra ragione e sentimento, alla preminenza del momento intuitivo-estetico su quello discorsivo-razionale conduce a sottolineare per un verso la peculiarità irripetibile dell'individuo, per ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] suppone l'attività. La presentazione, da parte di chi educa, degli stimoli intesi a determinarla, deve avvenire secondo il metodo intuitivo, che parte dalle cose e insegna più con le cose che con le parole, e deve inoltre rispondere al criterio della ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] tratta dunque di un concetto primitivo le cui manifestazioni verbali - le parole vero e falso - hanno un uso intuitivo e autoevidente perfettamente spiegato dall'apparato logico-linguistico approntato da Tarski. Tale apparato viene anzi concepito da ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.