Poeta ungherese (Nagyszalonta 1897 - Budapest 1969). Talento originale, intuitivo, autodidatta. Il suo genere prediletto è la ballata popolare. Opere principali: Himnuszok kelet kapujában "Inni alla porta [...] dell'oriente", 1934; Vád "Accusa", 1939; Hontalanok útján "Sulla strada dei senza patria", 1943; Végy karodra idő "Prendimi sulle tue braccia, tempo!" (poesie scelte), 1964 ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Rebbio, Como, 1949). Tra gli esponenti più significativi della tradizione letteraria lombarda fu un osservatore intuitivo e originale della sua terra, protagonista di gran [...] parte dei suoi scritti. Svolse una intensa attività pubblicistica e un proficuo lavoro di traduzione di scrittori di lingua inglese.
Vita
Studiò legge e pittura a Torino, esercitò per qualche tempo l'avvocatura ...
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Architetto, designer, pittore italiano (Pieve Porto Morone 1908 - Milano 1999). Dopo aver esercitato per qualche anno nel campo dell'architettura d'esposizione e aver partecipato al secondo futurismo, [...] si impegnò in sistematiche ricerche di comunicazione visiva, utilizzando in modo intuitivo e concreto i fattori di organizzazione psicologico-strutturale studiati dalla Gestalt. Collaboratore della rivista Linea Grafica, realizzò lavori di grafica ...
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Matematico e logico matematico britannico (Londra 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954). Pioniere della scienza dell'informazione e dell'intelligenza artificiale, ha legato il suo nome, in particolare, a un [...] metodo da lui indicato per dare un significato preciso al concetto intuitivo di funzione effettivamente computabile mediante una macchina astrattamente definita (macchina di T.).
Dal 1948 fu lettore di matematica all'univ. di Manchester. Dalle sue ...
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Karmitz, Marin
Clarice Cartier
Regista, produttore, distributore ed esercente cinematografico romeno, naturalizzato francese, nato a Bucarest il 7 ottobre 1938. è stato a partire dal 1963 fino al 1972 [...] impegnato e una figura di notevole spicco del cinema d'autore, e successivamente un produttore e un distributore sensibile e intuitivo.
Cresciuto in una famiglia di origine ebraica, emigrò con i genitori in Francia nel 1947. Tra il 1957 e il ...
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Pedagogista tedesco (Amburgo 1723 - Magdeburgo 1790). Seguendo i principî dell'illuminismo, volle la scuola affidata allo stato, e assegnando all'educazione il compito di promuovere la felicità degl'individui, [...] il maggior peso dell'insegnamento scientifico sulle discipline letterario-storiche, e l'importanza che viene data al metodo intuitivo per l'insegnamento; non più sforzo faticoso e battiture, ma senso di libertà, amorevolezza, lavoro attraente. Idee ...
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Le Breton, David. – Sociologo e antropologo culturale francese (n. Le Mans 1953). Docente all’Università di Strasburgo, le sue ricerche si sono focalizzate sull’uso e le valenze culturali del corpo e sul [...] umana al tempo dell'urgenza che caratterizza modi di produzione e comunicazione del mondo contemporaneo. Attento e intuitivo indagatore della modernità, che scandaglia con un linguaggio piano e rassicurante, della sua ampia e diversificata produzione ...
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Romanziere e saggista spagnolo (Tomelloso, Ciudad Real, 1919 - Madrid 1989). Si fece conoscere con il romanzo Cerca de Oviedo (1945), cui fecero seguito varie novelle (Memorias de un cazadotes, Permiso [...] numero di romanzi gialli, di carattere costumbrista e assai ironici, tutti aventi come protagonista il detective Plinio, un intuitivo vigile urbano: El rapto de los sabinos (1969), Las hermanas coloradas (1969), Historias de Plinio (1970), tra gli ...
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Proust, Marcel
Alberto Beretta Anguissola
Rivivere il tempo perduto
La grandezza e l’originalità dello scrittore francese Marcel Proust nascono da una singolare mescolanza di due poetiche opposte: una [...] è inconoscibile e inesprimibile per chi usi i comuni strumenti razionali, e può solo essere di tanto in tanto intravista, in modo intuitivo, come in un lampo fugace? Questo è il problema di fronte al quale si trovò il giovane Marcel Proust, che ...
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Filosofo italiano (Livorno 1870 - Milano 1930). Positivista, si occupò prevalentemente di problemi biologici, psicologici, sociologici, inserendoli nel quadro di una riflessione filosofica sulla scienza [...] ritenersi operante l'influenza di Mach, tentando di fornire una trattazione unitaria delle varie forme di ragionamento (intuitivo, matematico, logico-matematico, metafisico, dialettico). Tra i suoi scritti: Di un socialismo in accordo con la dottrina ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.