Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] dello spirito il cui oggetto può esser colto adeguatamente solo attraverso un'interpretazione che realizzi in modo unitario e intuitivo il nesso tra vita, espressione e "comprensione".
Ma se con Dilthey l'interesse pur rilevante per l'e. appare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] scia di Herbert di Cherbury, per il quale al centro di tutte le religioni vi è un nocciolo razionale comune e intuitivo, i deisti propongono di circoscrivere la religione entro i limiti della ragione naturale, negando ogni valore alla rivelazione, ai ...
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funzioni ricorsive
Mauro Cappelli
Classe delle funzioni computabili o algoritmiche, ossia delle funzioni n-arie f tali che esiste un algoritmo per computare il valore f(x1,...,x{[) per ogni n-pla di [...] È anche facile persuadersi che le funzioni ricorsive generali sono intuitivamente computabili. La tesi di Alonzo Church (1936) afferma che tutte le funzioni intuitivamente computabili sono ricorsive generali. Accolta questa tesi, risulta precisato il ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] costringendo a scegliere tra la necessità di definire il concetto e l'opportunità di fidarsi del suo carattere intuitivo (oppure di una qualche stipulazione linguistica più o meno consolidata o precaria). Dal comportamento elettorale alla propensione ...
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calcolabilita
calcolabilità in logica, termine che indica la possibilità di descrivere in modo sequenziale, deterministico e finito, una procedura di calcolo che consenta di pervenire a un dato risultato. [...] (→ Turing, macchina di). La macchina di Turing è quindi un modello che fornisce una traduzione formale del concetto intuitivo di funzione calcolabile; allo stesso scopo sono stati introdotti altri modelli di calcolabilità fra i quali le → funzioni ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] che sia SΔ=SΔ′. Molto importante è la questione se SΔ1=SΔ2 implichi Δ1=Δ2: questa proprietà, che ha un significato intuitivo e un interesse evidenti per la sua connessione con il problema della reversibilità del moto, è certamente vera solo nel caso ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] 'universo). La morale trova così la sua radice in un interno principio di immediatezza, di spontaneità, di chiaro senso intuitivo. Di qui l'autonomia della morale rispetto alla religione (che piuttosto è posteriore alla moralità): questo tuttavia non ...
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In matematica, la corrispondenza generata tra due catene di un complesso, e più in generale tra due applicazioni, quando la prima può deformarsi con continuità nella seconda.
La teoria dell’o. costituisce [...] topologia algebrica più importanti e ricchi di applicazioni. La nozione intuitiva di o. si basa sulle deformazioni di un ciclo tra cicli quanto tra due applicazioni; tuttavia è più intuitivo riferirsi senz’altro ai cicli, cioè, sostanzialmente, alle ...
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Negli ultimi trenta anni notevoli progressi sono stati compiuti in ogni ramo della e.: lo stesso campo di studio di questa scienza è stato ampliato, le applicazioni tecniche si sono perfezionate e sviluppate, [...] diluite; per una soluzione concentrata, dove per ogni molecola di soluto si hanno solo poche molecole di solvente, appare anche intuitivo che non può essere corrispondente alla realtà fisica l'idea che un soluto si comporti come un gas in un ambiente ...
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Weierstrass
Weierstrass Karl Theodor Wilhelm (Ostenfelde, Münster, 1815 - Berlino 1897) matematico tedesco, considerato il fondatore dell’analisi moderna. Destinato dal padre alla carriera di funzionario [...] assoluto di un numero reale x. La ricerca di un assoluto rigore in matematica lo portò a criticare l’approccio intuitivo e geometrico di B. Riemann alla teoria delle funzioni e a costruire l’intero edificio dell’analisi sulla base dell’aritmetica ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.