Psicologo statunitense (n. Marquette, Nebraska, 1897 - m. 1987); prof. nelle univ. dell'Illinois, del Kansas, del Nebraska e, infine, della California (fino al 1959). Si occupò dapprima di psicofisica, [...] su problemi di tassonomia dei tratti di personalità e sul concetto di estroversione-introversione. Tra le opere: Fundamental statistics in psychology and education (1942; 6a ed. 1978); The Guilford-Zimmermann temper ament survey (in collab. con W. S ...
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Personalità animali
Susanna Pietropaolo
Secondo la definizione di Hans Eysenck, uno dei padri fondatori della psicologia della personalità umana, questa può essere descritta come la più o meno stabile [...] e condizioni ambientali, è un fenomeno noto ed evidente a tutti coloro – ricercatori, allevatori o sione/introversione (socievolezza, audacia , ovvero la nevroticità, l’affabilità e l’estroversione, sono le categorie che presentano il più alto ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] bambino è in qualche modo l'opposto di quella di un adulto, ed è questo che accentua il richiamo biologico: i tratti infantili suscitano, dunque, possibile mettere in rapporto l'estroversione o l'introversione, che secondo Eysenck sono alla base ...
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Grafologia
Giovanni Gurisatti
La grafologia (termine introdotto dall'abate francese J.-H. Michon nel 1868, dal greco γράϕω, "scrivere", e λόγος, "discorso") è la scienza che indaga la genesi e le forme [...] , madre, io, egoismo, introversione), 'destra' (futuro, padre, tu, altruismo, estroversione). Ogni momento del percorso grafico Così come, dal punto di vista storico ed ermeneutico, non vanno sottovalutate le informazioni psicobiografiche fornite ...
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