GUICCIARDINI, Giovan Battista
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 3 apr. 1508, secondo dei dodici figli di Iacopo di Piero e di Camilla di Agnolo Bardi. Sulla sua adolescenza non si hanno notizie, ma [...] Raffaello sembra che egli si occupasse ancora di attività commerciali saltuarie, forse per conto terzi. Probabilmente il principale introito era costituito dai compensi ricevuti dai Medici per le informazioni inviate dal 1559 al 1577. Dal 17 sett ...
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DIODATI, Carlo
Mario Turchetti
Terzogenito di Michele di Alessandro e di Anna di Martino Buonvisi, nacque probabilmente il 17 sett. 1541 a Lucca, mentre vi soggiornavano per un incontro importante in [...] et Compagnons", attiva fino al 1622), dei Mei e dei Micheli.
La più celebre compagnia, che fruttò ai soci i più lauti introiti, fu la cosiddetta "Grande Boutique", fondata nel 1593 da Francesco Turrettini, che la diresse fino al 1627. Raro esempio di ...
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FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] di Roma, Disegni e piante, cart. 88, b. 583: "Sapienza, Ampliamento Biblioteca Alessandrina"; Ibid., Agostiniani Gesù e Maria, Libri d'introito, b. 206, n. 55; Ibid., 30 Notari Capitolini, Uff. 19, Not. A. Gallesani, marzo-aprile 1802, ff. 717-764v ...
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VACCA, Giuseppe
Cristina Ivaldi
– Nacque a Napoli il 6 luglio 1808, da Emmanuele (1780-1836) e da Raffaella Marzano.
Suo padre, trasferitosi a Salerno, aveva partecipato nel 1799 alla difesa della Repubblica [...] religiose e la liquidazione dell’asse ecclesiastico, che avrebbe consentito allo Stato di ottenere un notevole introito finanziario. Il progetto venne contrastato dal mondo ecclesiastico, ma anche dalla commissione della Camera chiamata a ...
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GOZZADINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1390 da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli. Fu uno degli ultimi dei loro numerosi figli e con la madre e i fratelli più giovani [...] incarico di depositario egli unì anche quello di difensore dell'Avere e così tra salario e provvigioni poté contare su un introito di 40 lire al mese, più che sufficienti, secondo le sue previsioni, a consentirgli di sostenere tutte le spese correnti ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] . Se per il diarista Priuli - coriaceo nostalgico di una Venezia tutta "da mar" - la temporanea rinuncia all'introito fiscale spremibile dalla contadinanza costituisce un "gran danno et detrimento" per le esauste casse statali alle quali necessita ...
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ZURLO, Giuseppe.
Anna Maria Rao
– Nacque a Baranello (Molise) il 6 novembre 1757, da Nicola e da Ermenegilda Iacampo, in una famiglia di media borghesia provinciale. Insieme al fratello Biase, studiò [...] cattivi effetti delle circostanze passate», ristabilire «i principii di una savia amministrazione, e soprattutto bilanciare l’introito con l’esito». I «mali straordinarii sopravvenuti all’Europa» avevano provocato miseria, disordini, insubordinazione ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] Redemptoris Mater a dieci voci, violino, viola, fagotto, violoncello e organo (Vienna, Oesterreichische Nationalbibliothek); Messa con introito e graduale a quattro voci e orchestra (Firenze, Conservatorio Luigi Cherubini); Missa assump. B. V. M. a ...
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LOLI (Lolli), Gregorio (Goro)
Marco Pellegrini
Nacque a Siena nel 1415 da Niccolò e da Bartolomea de' Tolomei, sorellastra del padre di Enea Silvio Piccolomini, dal 1458 papa Pio II.
Le ragioni della [...] che Paolo II non gli volle mai concedere.
Benché assente, non cedette il posto di segretario partecipante; il lauto introito di questo ufficio poteva in teoria essere riscosso dal L. tramite procuratori, ma in pratica dovette essergli contestato dai ...
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LE MONNIER, Felice
Cosimo Ceccuti
Nacque a Verdun, nel dipartimento della Mosa, il 1° dic. 1806 da Jean, ufficiale nella guarnigione cittadina, e da Jeanne Michaud, figlia di un orologiaio: è tutt'altro [...] un innegabile contributo personale nel reperimento delle notizie e nella distribuzione, rappresentò per il L. un introito molto opportuno durante la recessione economica che inevitabilmente accompagnava i conflitti, con la conseguente paralisi del ...
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introito
intròito s. m. [dal lat. introĭtus -us, der. di introire «entrare», comp. di intro- e ire «andare»]. – 1. ant. L’atto di entrare, entrata, ingresso: l’i. de’ fiumi nelli fiumi (Leonardo); l’i. delle merci in magazzino. 2. Entrata...
intro-
[dal lat. intro «dentro» (anche come elemento compositivo), forma originariamente ablativale, der. di inter «tra»]. – Primo elemento di parole composte (in genere verbi, o sostantivi e aggettivi derivati da questi), derivate dal lat....