In anatomia umana, ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome; rappresenta il meso dell’intestino tenue. Quando viene tratto verso l’esterno (apertura [...] che si esegue in caso di malattia propria del m. (cisti, tumori) o di malattie di un segmento dell’intestino quando si debba procedere a una resezione intestinale. Mesenteropessia Intervento chirurgico di fissazione del m. alla parete posteriore dell ...
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enteroscopio
enteroscòpio [Comp. di entero-, dal gr. énteron "intestino" (propr. "cosa interna"] [FME] Endoscopio per il colon e, generic., per l'intestino: v. ottica medica: IV 397 c. ...
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proctologia
Branca della gastroenterologia volta allo studio dell’intestino retto, che si avvale di peculiari tecniche d’indagine (proctosigmoidoscopia, esplorazione rettale, ecoendoscopia, anoscopia, [...] radiologia dinamica della defecazione). Le patologie cui si rivolge la p. sono: proctiti croniche e acute, neoplasie del retto, emorroidi, prolassi rettali, turbe motorie dell’ultimo tratto dell’intestino e dei meccanismi della defecazione. ...
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enterocolostomia
Intervento chirurgico che crea una comunicazione tra intestino tenue e colon. Si attua o dopo la resezione di una parte dell’intestino tenue a valle del punto di anastomosi (solitamente [...] per ileite terminale stenosante o ascessualizzata nel morbo di Crohn) o dopo la resezione di un tratto del colon che si trova a monte del punto di anastomosi, rimosso per tumore, ascesso, stenosi, fistole, ...
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mesentere
Ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome, pur permettendogli una notevole mobilità. Il m. rappresenta il meso (➔) dell’intestino tenue [...] ed è ricchissimo di vasi: arterie e vene mesenteriche e loro rami, alcuni tra i più cospicui vasi linfatici che lo percorrono e le relative linfoghiandole. Oltra alla linfa, l’apparato linfatico del m. ...
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In medicina, con riferimento a organo cavo tubolare (intestino, ureteri, uretra, arterie, vene ecc.), il ripristino, chirurgico o naturale, della pervietà del lume, dopo un’occlusione. ...
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Conglomerati analoghi a calcoli che si formano nell’intestino e che a volte producono ostruzioni intestinali. Si riscontrano più facilmente in quegli animali che si cibano di alimenti grossolani, che ingeriscono [...] terra e sabbia, o peli, leccandosi ...
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colangioenterostomia
Intervento chirurgico che consiste nell’abboccare all’intestino un tratto della superficie epatica, per realizzare una derivazione della bile in caso di ittero ostruttivo. ...
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echovirus
Gruppo di virus isolati inizialmente (1955) dall’intestino umano, così denominati dalla sigla ECHO (Enteric Cytopathogenic Human Orphans), e oggi noti come virus a RNA monocatenario appartenenti [...] alla famiglia dei Picornavirus ...
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peritiflite
Periviscerite della sierosa peritoneale che riveste l’intestino cieco. È in genere secondaria a un’appendicite, nella forma flemmonosa se acuta, o nella forma siero-mucosa se cronica. Una [...] causa non rara di p. è l’estensione del morbo di Crohn dall’ultima ansa ileale al cieco e, secondariamente, ai tessuti viscerali circostanti, con infiltrazione, ascessi, fistole ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...