Ordine di Crostacei Cirripedi marini con circa 250 specie note, parassiti di altri Crostacei (granchi e paguri). Il corpo profondamente deformato, privo di appendici e di intestino, si presenta come una [...] massa informe ramificantesi nei tessuti dell’ospite da cui sugge il nutrimento; una sacca ovigera esterna sporge nella regione addominale dell’ospite. Sono ermafroditi sufficienti, spesso con maschi nani ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] precludono il t. di fegato sono limitate alle malattie sistemiche e ai tumori epatici o delle vie biliari.
T. di intestino e t. multiviscerale
Le tecniche chirurgiche sono state messe a punto nel cane rispettivamente da Lilley nel 1959 e da Starzl ...
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irritazione
Alterazione di qualche parte dell’organismo in seguito a stimoli di natura chimica, fisica, batterica (sinon. di infiammazione): i. della gola, degli occhi, delle mucose, dell’intestino. [...] Nel ling. medico si usa anche l’espressione spina irritativa indicando qualsiasi fattore che agisce con carattere di continuità, mantenendo una determinata condizione patologica o esacerbandola periodicamente ...
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Condizione abnorme del colon consistente in una sua dilatazione di vaste proporzioni. Può essere congenito (malattia di Mya-Hirschsprung) o acquisito, secondario a una stenosi dell’ultimo tratto del tubo [...] intestinale. Si manifesta con enorme accumulo di feci nell’intestino, dilatazione dell’addome e stitichezza cronica. La cura per i casi più gravi è chirurgica. M. tossico Condizione di estrema gravità che può verificarsi in modo acuto e che si ...
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Enzima idrolitico presente nella saliva, che scinde i polisaccaridi complessi (amido, glicogeno), trasformandoli in polisaccaridi a struttura più semplice (destrine, maltosio), i quali vengono poi ulteriormente [...] idrolizzati nell’intestino; agisce in ambiente neutro o debolmente acido, alla temperatura di circa 37 °C e in presenza di sali. ...
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FONTE BRACCA
Guido Ruata
BRACCA Stazione idrominerale della Lombardia. Intorno alla sorgente alcalina (debolmente mineralizzata, radioattiva, usata per bevanda e indicata per affezioni dello stomaco [...] e dell'intestino) è sorto un albergo e padiglioni per la bevanda. La stagione di cura va da giugno a settembre. Una parte dell'acqua viene convogliata in tubi ad Ambria (dove è preparata in bottiglie), paese di 598 ab., che con i dintorni, nei quali ...
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Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, [...] ) o macroscopicamente presente, di colore rosso vivo o rosso bruno (se proviene dai tratti terminali o intermedi dell’intestino), oppure decisamente nero (se l’emorragia interessa i tratti alti del canale digerente).
Nella pratica clinica si eseguono ...
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Classe del phylum Artropodi, collocata, in seguito alle revisioni sistematiche degli ultimi decenni del 20° sec., nella superclasse degli Esapodi. Sono considerati il gruppo più ricco di forme esistente [...] colleteriche, borsa copulatrice, spermateca ecc. per la femmina. L’apparato riproduttore sbocca ventralmente (o anteriormente) rispetto all’intestino (generalmente nell’8° e nel 9° urosternite). Lo sbocco è unico, raramente doppio. Le femmine dei ...
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Neurologo e anatomopatologo (Breslavia 1828 - ivi 1897). Il suo nome è legato particolarmente alla scoperta di un plesso (plesso mienterico di A.) situato nello spessore della tunica muscolare dello stomaco [...] 'uomo e degli altri mammiferi. Tale plesso, dal quale sembra che partano gli stimoli che determinano la contrazione dell'intestino, è formato da fibre provenienti dal plesso celiaco ed è collegato con l'analogo plesso di Meissner mediante numerosi ...
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Stadio dello sviluppo embrionale che attraversano gran parte dei Metazoi, successivamente a quello di blastula, e che consiste tipicamente in una piccola coppa, a parete bistratificata (ectoderma ed endoderma) [...] disco, un’invaginazione dello strato superficiale del blastoderma che, inflettendosi nello spazio che lo separa dal tuorlo, forma l’intestino primitivo; negli Amnioti, invece, un tipico stadio di g. non esiste e il differenziamento dei foglietti, in ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...