. Genere (Diamare 1893) di tetracotilide (tenioide) dell'intestino di Phoenicopterus, con piccolo scolice armato, caratterizzato dalla duplicità degli organi sessuali e dal fatto singolarissimo che la [...] vagina si apre nell'anastomosi dorso-ventrale del sistema escretore. La specie tipica è l'A. lamelligera (Owen 1892; Diamare 1893) ...
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. Vocabolo francese intraducibile, che indica una membrana tratta dall'intestino tenue del bue o del montone, la quale, per la sua origine organica, è soggetta a decomposizione più o meno rapida. Questo [...] difetto, e il costo non lieve, ne hanno impedito un largo uso in aeronautica, nonostante la sua impermeabilità al gas e la sua leggerezza. Un pallone di baudruche di mc. 300 ha, per esempio, l'involucro ...
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atresia
Impervietà congenita che può interessare un organo canaliforme (esofago, intestino, ecc.) o un orifizio organico (ano, vagina). Nel primo caso la sopravvivenza del neonato è legata ad ardui interventi [...] chirurgici; nel caso di orifizi è indicata la loro immediata, e relativamente semplice, apertura chirurgica ...
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enterocolite
Malattia intestinale, acuta o cronica, che interessa sia l’intestino tenue che il colon. Le e. acute sono sia virali che batteriche; queste ultime possono essere provocate da infezioni esogene [...] oppure da virulentazione di enterobatteri solitamente ospiti innocui della mucosa intestinale. I sintomi delle e. acute sono più violenti di quelli della colite o dell’enterite: è maggiore infatti la perdita ...
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sulfasalazina
Farmaco usato nella terapia delle malattie croniche infiammatorie dell’intestino; è costituito da una molecola di un acido 5-amminosalicilico, detta anche mesalazina, coniugata con un sulfamidico, [...] la sulfapiridina; il legame tra le due molecole si scinde a livello del colon. L’assorbimento intestinale di s. è dal 20 al 30%; il 70% ca. che rimane nel colon è scisso a questo livello dagli enzimi batterici, ...
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Accesso doloroso a carattere parossistico insorgente in sede addominale e in altri distretti. È in rapporto alla contrazione spastica della parete muscolare di un organo cavo (intestino, uretere, cistifellea, [...] coledoco ecc.). Le cause sono rappresentate dai calcoli, da irritazioni nervose (per es., del plesso celiaco), da stati infiammatori (enteriti), discinesie ecc. Per ogni organo il dolore ha sede, irradiazioni ...
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Genere di Nematodi Strongilidi della famiglia Ancilostomatidi. Ancylostoma duodenale Parassita dell’intestino tenue dell’uomo diffuso nelle regioni calde, è cilindrico, bianco-roseo, lungo 8-13 mm; ha [...] sanguigno; pervenute nel polmone entrano negli alveoli, risalgono le vie aeree e cadono nell’esofago; da qui giungono all’intestino tenue (duodeno e digiuno), dove si attaccano per mezzo della potente armatura boccale alla mucosa, del cui epitelio si ...
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Sinonimo di Rabditofori, ordine di Turbellari, soprattutto marini, comprendente forme con intestino lobato. Alcuni sono parassiti di Bivalvi o Crostacei. ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia medica e zoologica nelle quali significa «intestino retto». Proctalgia Dolore che origina o è avvertito a livello del retto. Accompagna l’insorgenza [...] da ectoderma. I Metazoi che lo posseggono sono detti Proctodeati (o Prottodeati) e contrapposti agli Aprocti, nei quali l’intestino ha una sola apertura, la bocca. Il proctodeo, o ano, si origina nell’embrione da un’invaginazione dell’ectoderma ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...