enterococco
Batterio che appartiene agli streptococchi: ospite abituale dell’intestino umano, può acquisire virulenza, provocando gastroenteriti o sepsi. ...
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tiflite
Interessamento infiammatorio, in genere esteso, a carico dell’intestino cieco. Diverse cause possono indurre la t. (tifo, tubercolosi, morbo di Crohn, ecc.) che può avere complicazioni di varia [...] natura, tra le quali l’appendicite. Il quadro di t. è generico ma significativo sul piano clinico, talora accompagnandosi a peritonite. Il trattamento della manifestazione acuta prevede l’uso degli antibiotici ...
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Sostanza capace di provocare o di stimolare lo svuotamento dell’intestino; in terapia viene usata per combattere la stipsi o per esaltare il potere emuntorio dell’intestino stesso, allo scopo di provocare [...] ; c) p. ad azione osmotica, salini (solfato di sodio) o zuccherini (mannite), che aumentano la peristalsi richiamando nell’intestino una forte quantità di liquido; d) p. ad azione prevalentemente irritante, che agiscono sia aumentando la secrezione ...
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Si dice di formazione o fenomeno relativo alla tunica muscolare dell’intestino.
Plesso m. Plesso nervoso, costituito da fibre e cellule nervose, contenuto fra lo strato superficiale e lo strato profondo [...] punto stimolato. Le due onde di contrazione e di rilasciamento si propagano in senso distale lungo l’intestino, favorendo la progressione del contenuto intestinale. Lo stimolo è rappresentato fisiologicamente dalla distensione della parete enterica ...
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Malattia infettiva acuta, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae). Nella diffusione sono importanti i portatori, individui sani o guariti che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, [...] i vibrioni per mesi e anni.
I vibrioni ingeriti raggiungono l’intestino dopo aver attraversato lo stomaco. Pervenuti nell’intestino, provocano una grave enterite desquamativa, con imponente diarrea (scariche liquide, scolorate, con fiocchi bianco- ...
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enteroanastomosi
Confezionamento di una comunicazione chirurgica tra due tratti d’intestino. Si esegue dopo resezione di tratti d’intestino, o per escludere anse impervie per tumori inoperabili, oppure [...] . Può essere eseguita secondo quattro modalità: e. termino-terminale: i monconi residui alla resezione o alla sezione dell’intestino sono suturati direttamente; e. latero-laterale: si esegue tra due anse avvicinate a canne di fucile, incidendone le ...
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Nella terminologia scientifica latina e italiana, primo elemento di parole composte che significa «intestino».
Biologia
In istologia, enterocita, cellula epiteliale prismatica o cilindrica che riveste [...] peptidico di sei amminoacidi, producendo contemporaneamente tripsina cataliticamente attiva.
Fisiologia
Il termine enteroepatico, cioè comune all’intestino e al fegato, si usa in particolare per il circolo fisiologico che una parte della bilirubina ...
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Flogosi acuta o cronica della sierosa peritoneale che riveste l’intestino cieco. È in genere secondaria a una tiflite (➔ tiflo-) o a un’appendicite, specie nella forma flemmonosa. ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...