In anatomia topografica, si dice di organo o formazione anatomica situati posteriormente all’intestinocieco, nel cavo addominale. Appendice r. Varietà di appendice ascendente in rapporto con l’intestino [...] cieco; è diretta dal basso in alto: il suo apice si porta in prossimità del rene destro, talora del fegato. Ernia r. Ernia interna formata per lo più da un’ansa del tenue. ...
Leggi Tutto
Flogosi acuta o cronica della sierosa peritoneale che riveste l’intestinocieco. È in genere secondaria a una tiflite (➔ tiflo-) o a un’appendicite, specie nella forma flemmonosa. ...
Leggi Tutto
ASSON, Michelangelo
Loris Premuda
Nacque a Veronail 21 giugno 1802 e studiò medicina e chirurgia a Pavia e a Padova. Rientrato a Verona, vi si trattenne per qualche anno; nel 1831 si trasferì a Venezia, [...] e Padova 1836), sull'adenolinfite della mammella (1846), sulla frattura del collo del femore (1855), sull'emia dell'intestinocieco (1859), sulla framboesia (1861), sull'elefantiasi (1862), ecc. L'A. si occupò ancora di argomenti medici svariati: di ...
Leggi Tutto
Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] molti Attinopterigi si trovano da 2 a 200 tubi digestivi ciechi, i ciechi pilorici, che possono essere presenti (un paio) anche in con la formazione della plica perineale.
Anatomia umana
L’intestino si divide, morfologicamente, in due segmenti: l’i. ...
Leggi Tutto
stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] questo può essere diritto, sacciforme, allungato talora in un diverticolo cieco; in molti casi, come nei Dipnoi, senza ghiandole gastriche o chilifero, ma mentre il primo appartiene all’intestino anteriore o stomodeo, lo s. ghiandolare appartiene alla ...
Leggi Tutto
Organo o struttura costituiti da cellule specializzate nel secernere sostanze di varia composizione chimica.
L’epitelio ghiandolare è il tessuto proprio delle g. in cui tutte le cellule sono dotate della [...] lume ghiandolare costituito da un tubulo, con un estremo a fondo cieco e l’altro aperto sulla cute o una mucosa. L’epitelio . sudoripare) o cilindrico (per es., g. di Lieberkühn, dell’intestino), talora è munito di ciglia vibratili (per es., g. del ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] che termina in alto in una fossetta, detta foro cieco, e nella porzione inferiore è quasi cancellata dai fasci cui neuriti provvedono alla innervazione dei visceri del piccolo bacino (intestino retto, vescica, organi genitali).
La sostanza bianca, che ...
Leggi Tutto
Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti [...] ed eccezionalmente anche l’uomo. Le larve si localizzano nel cieco dove provocano la comparsa di formazioni nodulari.
L’ esofagomalacia è e. e segmenti sottostanti del canale alimentare (stomaco, intestino) di un condotto, costituito da anse del tenue ...
Leggi Tutto
Anatomia
Parte principale e porzione media dell’intestino crasso fra il cieco e il retto. Volge dapprima in alto verso il fegato ( c. ascendente), si piega ad angolo retto (flessura destra) e si dirige [...] trasversalmente verso la milza ( c. trasverso), si ripiega (flessura sinistra) e scende ( c. discendente) fino alla fossa iliaca sinistra, che attraversa obliquamente penetrando nel bacino ( c. ileo-pelvico ...
Leggi Tutto
In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, [...] intestinale ecc.). In caso di ristagno di materiali si può assistere a fenomeni infiammatori ( diverticolite). D. esofageo Frequente nel tratto iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica ...
Leggi Tutto
cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare che ci si vede bene o che si è certi di...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...