RODITORI (o Rosicanti; lat. scient. Rodentia Smith, 1827 o Glires Linneo, 1758; fr. rongeurs; sp. roedores; ted. Nagetiere; ingl. gnawing animals, rodents)
Oscar De Beaux
Ordine di Mammiferi di statura [...] . Grande importanza ha il tatto, localizzato particolarmente nelle vibrisse labiali.
Lo stomaco è generalmente semplice. L'intestinocieco manca soltanto nella sottofamiglia dei ghiri. I condotti genitali si possono aprire, tanto nel maschio quanto ...
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GHIRI (dal lat. Glis; lat. scient. Muscardinidae Palmer 1899; fr. Loirs; sp. Lirones; ted. Schlafmäuse; ingl. Dormice)
Oscar De Beaux
Famiglia di Roditori (v.) topiformi che ricordano gli scoiattoli [...] e nelle movenze, ma ne differiscono per la testa e il muso stretti, gli orecchi quasi nudi e l'assenza dell'intestinocieco. D'intelligenza molto limitata, sono arrampicatori e saltatori agilissimi. Si nutrono di frutta, semi di noccioli e gemme. Nei ...
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tubercolo anatomia e medicina Sporgenza per lo più di piccole dimensioni e di forma più o meno rotondeggiante
In embriologia, t. genitale (o t. fallico), l’abbozzo di alcuni organi genitali esterni nei [...] caratteristica è a carico del cervello e dell’intestinocieco. Il tubercoloma del cervello (o tubercoloma conglomerato) un processo compressivo endocranico. Il tubercoloma del cieco si localizza effettivamente in prossimità della valvola ileo ...
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tiflo- Primo elemento di parole del linguaggio scientifico, nelle quali ha il significato di «cieco»; spesso, nelle voci del linguaggio medico, indica riferimento all’intestinocieco. Tiflatonia Perdita [...] con gorgoglii ecc., e reperto radiologico di tiflite o di tiflatonia. Tiflopessia Intervento chirurgico di fissazione dell’intestinocieco alla parete addominale, praticato nei casi di abnorme motilità cecale per la cura e la prevenzione del volvolo ...
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Ordine di Mammiferi, comprendente le famiglie Leporidi (11 generi di lepri e conigli) e Ocotonidi (1 genere, pika) e la famiglia estinta dei Prolagidi. Erbivori, corridori e scavatori, di dimensioni medie [...] o piccole, hanno due coppie di incisivi superiori e una inferiore, a crescita continua, coda corta o assente, intestinocieco sviluppato, nel quale, grazie a una specifica flora batterica, avviene la digestione della cellulosa. Reingeriscono un loro ...
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In anatomia umana, l’a. cecale (o vermiforme) è il prolungamento cilindrico, stretto, di lunghezza variabile (5-20 cm), che si diparte dalla superficie inferomediale dell’intestinocieco in prossimità [...] Sua caratteristica è la particolare ricchezza di tessuto linfoide. Per altri aspetti, la sua struttura è analoga a quella del cieco, di cui peraltro rappresenta una porzione non sviluppata. Nell’uomo e nelle scimmie è priva di funzione assorbente. Il ...
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In anatomia topografica, si dice di organo o formazione anatomica situati posteriormente all’intestinocieco, nel cavo addominale. Appendice r. Varietà di appendice ascendente in rapporto con l’intestino [...] cieco; è diretta dal basso in alto: il suo apice si porta in prossimità del rene destro, talora del fegato. Ernia r. Ernia interna formata per lo più da un’ansa del tenue. ...
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Flogosi acuta o cronica della sierosa peritoneale che riveste l’intestinocieco. È in genere secondaria a una tiflite (➔ tiflo-) o a un’appendicite, specie nella forma flemmonosa. ...
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appendice
Parte anatomica connessa o contigua a un’altra considerata come principale. A. cecale (o vermiforme): prolungamento cilindrico, stretto, di lunghezza variabile (5÷20 cm), che si diparte dalla [...] superficie inferomediale dell’intestinocieco in prossimità dello sbocco dell’ileo. È percorsa in tutta la sua lunghezza da una cavità di calibro ineguale. Sua caratteristica è la particolare ricchezza di tessuto linfoide. Per altri aspetti, la sua ...
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appendicectomia
Asportazione chirurgica dell’appendice cecale. Si attua quando l’appendice sia infiammata in forma acuta, subacuta o pure quando sia sede di altri processi morbosi. È praticata mediante [...] , obliqua o trasversale, che viene approfondita per tutto lo spessore del peritoneo parietale. Quindi si ricerca il punto dell’intestinocieco dove prende inserzione l’appendice e si seziona questa alla base, si sutura il piccolo moncone residuo e si ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare che ci si vede bene o che si è certi di...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...