È l'effetto sugli organismi viventi di sostanze dette veleni (lat. venenum) che, agendo su elementi del corpo o su loro prodotti, ne impediscono il regolare funzionamento o addirittura ne sopprimono la [...] dallo stomaco; quando il veleno è già passato nell'intestino se ne favorisce l'eliminazione secondo i casi mediante purganti stomaco si fa con un tubo di gomma che si inizia a fondo cieco con due aperture laterali; è munito d'un segno che indica il ...
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ROTIFERI (lat. scient. Rotatoria; ted. Rädertierchen; ingl. wheel animalcules)
Pasquale Pasquini
Scoperti probabilmente da J. Harris nel 1696 e descritti più ampiamente da Eichhorn prima (1761), da C. [...] che è provvisto di un paio di ghiandole gastriche e quindi nell'intestino che si apre, di regola, posteriormente e dorsalmente in una cloaca . In alcune forme lo stomaco è un sacco a fondo cieco.
La cavità viscerale, che non è rivestita di un epitelio ...
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Gruppo di animali d'incerta sede, che non presentano cioè caratteri tali da poterli ascrivere a uno dei principali tipi zoologici.
Organizzazione. - Sono animali a simmetria bilaterale, di forma allungata, [...] fessure branchiali, un tratto genitale, in cui si aprono i pori genitali, e un tratto epatico, contenente i ciechi epatici dell'intestino, al quale seguono le regioni addominale e caudale. La bocca si apre ventralmente alla base della proboscide ed è ...
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. Si chiama così, in patologia comparata, un gruppo di malattie prodotte da coccidî. Queste forme morbose hanno importanza dal punto di vista zootecnico e economico.
Nei bovini, specialmente in quelli [...] dissenteria coccidiosa dei bovini", processo morboso che ha sede nell'intestino crasso e nel retto e la cui manifestazione clinica più contaminati provocano l'infezione con lesioni gravi ora al cieco, ora al tenue; lesioni che si manifestano con ...
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È così chiamata la ritenzione delle feci nell'intestino per un periodo di tempo che supera quello fisiologico. Abitualmente l'organismo si libera ogni 24 ore dei rifiuti alimentari, cui s'uniscono i prodotti [...] abituale si hanno quando esistono partiticolari malformazioni congenite dell'intestino crasso e dei suoi legamenti, in seguito alle quali alcuni segmenti di esso, particolarmente il cieco, il colon trasverso, il colon sigmoideo, possono presentarsi ...
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. L'actinomicosi o discomicosi, secondo la denominazione del Rivolta, cui spetta il meriio di avere scoperto nel 1863 e bene studiato il parassita che ne è causa, da lui denominato Discomyces, è una malattia [...] ileo-ciecale, di masse più o meno dure, che possono simulare dei veri tumori e coinvolgere, oltre il cieco, l'intestino tenue, e diffondersi alla vescica, al retto, alla parete addominale.
La malattia può evolvere senza accentuato aumento della ...
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In anatomia umana è la porzione mobile dell'intestino tenue (intestinum tenue mesenteriale) che s'inizia all'altezza della seconda vertebra lombare dalla flexura duodenoieiunalis e, descrivendo una serie [...] d'anse o circonvoluzioni intestinali, si porta al cieco. È lungo da 6 a 8 metri; la sua metà superiore circa si chiama digiuno; ad essa l'invaginazione del segmento colpito nel lume dell'intestino a valle. Sono facilmente curabili con la resezione ...
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Sotto questo nome si comprendono più specie e generi di Trematodi digenetici, parassiti ematobî, che sono causa di gravi malattie endemiche (v. bilharziosi) nell'uomo e in animali domestici. Spettano alla [...] . I due rami intestinali si riuniscono in un lungo cieco mediano. Nei maschi i testicoli sono disposti in serie lineari sottoposti ad esame dal Diamare in Pisa: lesioni nell'intestino tenue. Schistosoma bomphoidi (Montgomery 1900), specie più piccola, ...
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Ordine di Mammiferi, di forma assai varia e statura che va da circa 25 cm. di lunghezza di testa e tronco ad oltre m. 2,25. Il collo e gli arti non sono mai eccessivamente lunghi; la coda è di lunghezza [...] carnivori nella semioscurità; la pupilla è generalmente a fessura. Fra i visceri, lo stomaco è semplice, l'intestino generalmente breve, il cieco quasi sempre presente; i testicoli sono situati fuori della cavità addominale in uno scroto o sotto l ...
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Costituiscono un ordine della classe degli Anellidi (v.) che per varî caratteri è considerato come rappresentante di un gruppo primitivo progenitore degli altri gruppi. Le caratteristiche di primitività [...] molto allungati con lobo cefalico provvisto di due tentacoli mobili. L'intestino, anche qui rettilineo, presenta, nella sua parte iniziale, un piccolo sacco cieco ventrale. Si sviluppano attraversando lo stadio di trocofora tipica, ossia provvista ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare che ci si vede bene o che si è certi di...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...