In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, [...] iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica con certezza solo attraverso l’indagine radiologica o endoscopica. D. intestinale La forma più frequente è il d. di Meckel (➔ Meckel, Johann Friedrich, il Giovane). D. vescicali Veri, se ...
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Fisiologo italiano (Nizza di Sicilia 1867 - Messina 1908), prof. all'univ. di Messina dal 1902. Svolse importanti studi sulla linfopoiesi, sulla secrezione biliare, sull'assorbimento gastrico e intestinale [...] sia in condizioni normali sia sotto l'effetto inibente di alcuni alcaloidi ...
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tifo, paratifo, salmonelle
Gabriella D'Ettorre
Infezioni intestinali causate da batteri
Tifo, paratifo e salmonella fanno parte delle cosiddette salmonellosi, ovvero infezioni con particolare coinvolgimento [...] intestinale causate da batteri che appartengono al genere Salmonella. Il tifo, per la sua gravità, è detto salmonellosi maggiore, mentre il paratifo e la salmonella sono incluse nelle salmonellosi minori
Quattro gruppi di salmonelle
Nel 1886 il ...
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Chirurgo tedesco (Gotha 1846 - Gottinga 1926); prof. di clinica chirurgica prima a Rostock, poi a Strasburgo. Si occupò di traumatologia (specie lussazioni e fratture) e di chirurgia intestinale; per primo, [...] studiando un caso di obesità insorta in seguito a una ferita d'arma da fuoco del cranio, mise in rapporto l'adiposità con una lesione ipofisaria ...
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placche di Peyer
Vito Antonio Vetrugno
Grandi aggregati linfoidi sparsi nella tonaca mucosa dell’intestino tenue, per lo più nell’ileo. Il tessuto linfoide associato al tratto gastro-intestinale (GALT) [...] germinativi del GALT, principali tessuti linfopoietici produttori di cellule B mucosali che producono preferenzialmente immunoglobuline di classe A (IgA), dipende dalla presenza di stimoli antigenici a livello della mucosa intestinale.
→ Prione ...
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Eccessivo contenuto di gas nel tubo gastroenterico, in alcuni tratti di esso (m. localizzato o regionale) o in tutta la sua estensione (m. generalizzato). Nel primo caso è sintomo di occlusione intestinale; [...] (aerofagia); eccessiva produzione di gas durante i processi digestivi; deficiente assorbimento dei gas attraverso la parete intestinale; arrestato o ritardato transito gastrointestinale ecc. Il m. può dar luogo a disturbi locali (tensione addominale ...
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TUMORE
Alberto Costa
(XXXIV, p. 474; App. II, II, p. 1030; III, II, p. 990; IV, III, p. 693)
All'approssimarsi della fine del 20° secolo, i t. rimangono una delle principali sfide per la mente umana [...] lipofile, cioè che tendono ad accumularsi nel tessuto grasso. La seconda è relativa all'importanza di una corretta funzione intestinale, al fine di evitare una prolungata permanenza di sostanze nocive nell'organismo.
Una delle aree più nuove della ...
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stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato [...] estrinseci); alterazioni delle feci legate a errori dietetici (dieta povera di fibre) o ad alterazioni della flora batterica intestinale; alterata peristalsi dovuta a fattori di vario genere o legati all’attività fisica; alterazione dei meccanismi di ...
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steatorrea In medicina, emissione di feci che presentano un eccessivo contenuto di grassi, aspetto poltaceo, untuoso, grigiastro, odore rancido: si distinguono s. primitive, espressione di lesioni inizialmente [...] localizzate alla mucosa intestinale, e s. secondarie, causate da disturbi della digestione dei grassi. ...
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Medico (n. Strasburgo 1623 - m. prima del 1675); esercitò con successo ad Amsterdam. Tra le innovazioni da lui introdotte, la più importante è quella della gastrotomia nel trattamento dell'occlusione intestinale [...] resistente alla terapia medica ...
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probiotico
probïòtico agg. e s. m. [comp. di pro-1 e biotico] (pl. m. -ci). – In biologia e medicina, riferito all’attività biologica di selezionati ceppi batterici della fermentazione lattica (per es., Lactobacillus acidophilus 1) e di alcuni...