Donatella della Porta
Gli stati sono stati normalmente considerati come i principali, se non unici, attori della politica internazionale. Nell’approccio realista, a lungo dominante nella disciplina delle [...] stati risale proprio a quel conflitto. Più che l’abilità diplomatica, giocò allora a suo favore il lungo accumulo di esperienza organizzazione e il connesso pericolo di una burocratizzazione, intesa anche nel senso del prevalere delle dinamiche di ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] .
I suoi primi scritti sono due Memorie di carattere giuridico-diplomatico, Intorno a' dritti sovrani di Napoli sulla città di Benevento 'Università di Atri - presumibilmente redatta dal D. - intesa ad impedire che la città subisse la diminutio di una ...
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Angelo Turco
Il Sahara appare oggi come una gigantesca bolla geopolitica, alimentata da spinte molteplici: politiche, economiche, umanitarie, terroristiche, emergenziali. Fortemente disomogenee per origine, [...] già leader indipendentista, mediatore nei rapimenti sahariani, diplomatico maliano. Spinto alla creazione del suo movimento salafita margini politici ai suoi musulmani, hanno stipulato un’intesa spuria avendo come nemico comune l’egemonismo etiopico. ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] sacralità e, quindi, a Gerusalemme, tanto più gli equilibri diplomatici raggiunti tendono a saltare, le irrazionalità emotive (ma non anche fuori dalla Germania.
In Italia, in seguito all'intesa fra Hitler e Mussolini e all'allinearsi della politica ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] Notava infatti come al fiorire della civiltà (intesa come "complesso di condizioni sociali" di progresso '60, presso il Marietti, per cura del figlio. I dispacci della missione diplomatica a Gaeta (maggio-luglio '49) sono editi in parte da N. Bianchi ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] far acquisire al fratello Francesco Antonio una specie di immunità diplomatica con la nomina a viceconsole svedese.
Le lettere ai 1806, a nome del papa dal conte Luigi Marconi per una intesa economica con il governo e da ottenere, nel 1809, la ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] linea moderata del reggente Guglielmo di Pembroke, intesa ad ottenere una ritirata pacifica delle truppe , London 1841-1844, 5 voll., passim; J.-L.A.Huillard-Bréholles,Historia diplomatica Friderici Secundi, Parisiis 1852, II, I, pp. 498 s.; III, pp ...
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DELLA SCALA, Mastino
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Alboino, signore di Verona e Vicenza, e di Beatrice da Correggio, nacque nel 1308. Come il fratello maggiore Alberto (II), compare citato per [...] Palude, i Pallavicino e altri, oltre che per l'azione diplomatica svolta ad Avignone da Spinetta Malaspina e da Azzo da Correggio poter confermare o confutare la fondatezza dell'accusa di intesa col nemico - "cum Venetis conspirasse" - mossa perfino ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] del Croce, e soprattutto dello Sforza (Croce, p. 241), l'intesa avvenne sulla proposta del D., che si assumeva l'incarico di comunicarla . Ne derivava che la sua formulazione, come condizione diplomatica, era comunque singolare (Toscano, 1967, p. 5 ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] VII spinsero le loro speranze di una sempre migliore intesa con la Francia fino all'accettazione dell'incoronazione imperiale 65-66). Sia pure per iniziali ragioni dì opportunità diplomatica, il C., grazie alla sua politica intelligenza degli eventi ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...