GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] parte di Federico II fu non solo formalmente cordiale, ma anche ispirata dal convincimento che all'Impero papa affrontò in una lettera, che ci sembra debba essere intesa come ultimo avvertimento a Federico II, gli aspetti complessivamente ideologici ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] generale si andava deteriorando; era ormai impossibile una coesistenza cordiale fra socialisti e cattolici. Il sogno di Leone XIII (il capitano ebreo accusato a torto di tradimento e di intesa con i Tedeschi), in Austria con la politica del partito ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] accompagnato processionalmente in piazza dei Priori. Quivi con una cordiale manifestazione di devozione e d’affetto, m’hanno rinnovato , che a distanza di due decenni dalla conclusione ha inteso celebrarne l’evento, facendo un bilancio di quanto era ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] facendo perno su un sistema di relazioni locale, che va intesa la dedizione alla rappresentanza del proprio territorio che forma uno , pur se l’antica inferiorità era sfumata nella cordiale bonomia dei rapporti e poteva essere superata sia da ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] di competenze fissato per la basiléia. Ciononostante egli ha vegliato affinché l’immagine di una intesa effettiva – benché non sempre immediata e cordiale – persistesse con il sacerdozio; completa così il ruolo di «il vescovo di quelli di fuori ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] novembre e confinato prima a Ustica, dove visse in cordiale dimestichezza con Gramsci per circa un mese, poi a Id., Il tentativo frazionista nel Partito comunista d'Italia: il Comitato d'intesa e il ruolo di A. B., in Movimento operaio e socialista, n ...
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ENRICO (VII), RE DI SICILIA E DI GERMANIA
WWolfgang Stürner
Nacque probabilmente nella prima metà del 1211 a Palermo o a Messina. Suo padre Federico II, allora sedicenne, dal dicembre 1208 governava [...] profilo; non si nota né un atteggiamento particolarmente cordiale nei confronti delle città, né un avvicinamento ai principi allora non credeva più seriamente alla possibilità di trovare un'intesa con il padre, infatti poco dopo fece i primi passi ...
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FARNESE, Orazio
Donatella Rosselli
Nacque a Roma nel febbraio 1532, ultimo di cinque figli, da Pierluigi, figlio del card. Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, e da Girolama di Ludovico Orsini, [...] 387), che fu testimone oculare dell'incontro, fu molto fastosa e cordiale: il re e l'intera corte, in particolare Margherita d' alleanza militare con Carlo V e gli permise di raggiungere un'intesa coi Valois. La promessa di matrimonio tra il F. e ...
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BERTANO, Gurone
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia modenese, nacque a Nonantola nel 1499 da Francesco. Destinato alla carriera ecclesiastica, il B., diversamente dal fratello Pietro, che entrò [...] a togliere ai luterani l'appoggio inglese, favorendo un'intesa con Roma. Vinte le esitazioni del re, che verso primo incontro col Granvelle, dal quale si ebbe un'accoglienza assai cordiale. Il giorno seguente fu ricevuto da Carlo V al quale presentò ...
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MACCHI, Vincenzo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Roma il 28 ott. 1866 da Giuseppe conte di Cellere e da Giulia Capranica dei marchesi del Grillo. Il 31 ott. 1888 conseguì la laurea in giurisprudenza [...] House di New York, un implicito monito ad alcuni Paesi dell'Intesa e un'assonanza tra la "pace democratica" del presidente statunitense negli Stati Uniti e il comportamento non troppo cordiale degli alleati, che avevano "ripetutamente fatto intendere ...
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intesa
intésa s. f. [femm. sostantivato di inteso, part. pass. di intendere]. – 1. ant. Il tendere l’animo verso qualche cosa per avvertire, conoscere, comprendere; attenzione: Pur a la pegola era la mia ’ntesa, Per veder de la bolgia ogne...
entente
‹ãtã′t› s. f., fr. [der. di entendre «intendere», su un part. pass. lat. *intenditŭs]. – Nel linguaggio polit., e. cordiale ‹... kordiàl›, cioè «intesa cordiale», accordo politico, non tradotto però in alleanza formale, tra due stati,...