CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] levò da Bologna, dopo di avere con astuzia e di nascosto inteso la maniera di suonare di Leonardo Brugnoli, detto il Veneziano". C., ch'egli amava "con tenerezza la più distinta e cordiale", e il 3 aprile successivo con strana insistenza (ma il 1632 ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] mobile e concreta umanità. Certe aperture di paesaggio di una freschezza luminosa e cordiale nell'XI e nel XII, o anche certi spunti di confessione e di 'affatto passiva.
In questa luce dev'essere intesa anche l'accettazione da parte dell'A. ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] , che non accetta alcuna mitologia, e che il nuovo impegno di chiarezza e di onestà avrebbe avuto bisogno di un ‟ambiente cordiale, di allusione e di intesa", di ‟uno stile che venga dal buon costume", nella ‟creazione di un tono, di una lingua d ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] stato accolto alla fine di agosto del 1848 con estrema cordialità da P., che gli aveva manifestato la sua intenzione di disordinata vita privata; con Napoleone III si realizzò un’intesa delicata e difficile, paragonabile a un matrimonio di convenienza ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] la Legazione di Viterbo, lo accolse, o finse di accoglierlo, cordialmente quando lo ricevette il 9 maggio a Roma. Ma immediata dovette una riconciliazione con Giulio III. La rinnovata buona intesa con il pontefice sembra, del resto, testimoniata dalla ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] se a ridare al D. l'anima di un tempo fu soprattutto l'intesa che sembrò ricomporsi tra Garibaldi e Mazzini nel tardo autunno del '60 sul da ampie commendatizie di Mazzini e di Garibaldi. L'incontro cordiale tra i due rappresentò per l'uno un rapido e ...
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MOLZA, Francesco Maria
Franco Pignatti
– Il M. nacque a Modena il 18 giugno 1489, unico figlio di Ludovico di Niccolò e Bartolomea di Francesco Forni, entrambi appartenenti a casate di ceto borghese.
Le [...] di Giulio II, ma anche diede prova di una cordiale inclinazione per il gentil sesso destinata a rimanere un tratto ’intelligente e colto Farnese si ricreò il rapporto di fiducia e intesa che il M. aveva sperimentato negli anni del suo primo servizio ...
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Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] altre potenze (la Germania in primo luogo, ma anche l’Italia).
È nel quadro di questo appeasement che devono essere intesi gli accordi Sykes-Picot. Mark Sykes, britannico, e François Georges Picot, francese, sono i due diplomatici che il 13 gennaio ...
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Rino Gaetano
Alessandro Bratus
GAETANO, Salvatore Antonio (detto Rino). – Nacque a Crotone il 29 ottobre 1950, secondogenito di Domenico e Maria Riseta Cipale. Trascorsa l’infanzia a Crotone, si trasferì [...] in via Veneto. L’esperienza dell’emigrazione, latamente intesa come forma di esclusione o discriminazione sociale, fu poi blu si stabilì rapidamente un clima di collaborazione aperto e cordiale. Nel modo di lavorare di Gaetano colpiva la lucidità ...
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intesa
intésa s. f. [femm. sostantivato di inteso, part. pass. di intendere]. – 1. ant. Il tendere l’animo verso qualche cosa per avvertire, conoscere, comprendere; attenzione: Pur a la pegola era la mia ’ntesa, Per veder de la bolgia ogne...
entente
‹ãtã′t› s. f., fr. [der. di entendre «intendere», su un part. pass. lat. *intenditŭs]. – Nel linguaggio polit., e. cordiale ‹... kordiàl›, cioè «intesa cordiale», accordo politico, non tradotto però in alleanza formale, tra due stati,...