EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] degli scritti di L. E. (dal 1893 al 1970), a cura di L. Firpo, Torino 1971 (catalogo di 3.819titoli); L. Einaudi, Interventi e relazioni parlamentari, a cura di S. Martinotti Dorigo, I-II, Torino 1980-1982; Catalogo della biblioteca di L. E., a cura ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] faceva che sviluppare l’idea della statistica come ancella del legislatore benthamiano, da noi genovesiano. A un’economia normativa e interventista, il cui sfondo operativo non è ancora il mercato ma il «corpo politico» dello Stato, la statistica era ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] solo d’impedire il male, ma di procurare il bene» (p. 7). L’iniziativa individuale non escludeva perciò forme di interventismo statale: erano anzi proprio i governi a dover creare le premesse e a dover vigilare perché quell’iniziativa potesse trovar ...
Leggi Tutto
Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] grazie anche all'influenza cartista) egli, pur non essendo stato un dottrinario, fu considerato come il primo teorico dell'interventismo statale e per la sua visione graduale e pacifica della via al socialismo fu ritenuto perfino l'anticipatore della ...
Leggi Tutto
Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] , perché, ad esempio, gli scambi internazionali rappresentano soltanto il 7% dell'economia americana, il che lascia ampi spazi di intervento allo Stato e alle forze sociali nazionali. Resta il fatto, però, che il modello di sviluppo di tutti i paesi ...
Leggi Tutto
Nazionalizzazioni
Pier Angelo Toninelli
Introduzione
Nella letteratura politica ed economica degli ultimi anni il fenomeno delle nazionalizzazioni viene sottoposto a una profonda - talvolta devastante [...] possibili quanto quelli di market failure e di iniziare a spiegarne le cause. Prima di celebrare la morte definitiva dell'intervento statale in economia, tuttavia, non è fuori di luogo ricordare il monito di Arnold Heertje: "l'esperienza ci indica il ...
Leggi Tutto
Regolamentazione e deregolamentazione
Sandro Amorosino
1. Precisazioni terminologiche e distinzioni concettuali
Il termine 'regolamentazione', come quello speculare 'deregolamentazione', è fortemente [...] sul mercato e l'accessibilità. È questa una delle differenze strutturali tra lo Stato regolatore e lo Stato sociale, interventista o dirigista, sulla quale si tornerà nel cap. 4.
L'administrative regulation, intesa quale forma organizzativa sia della ...
Leggi Tutto
Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] la quale prevalevano le grandi imprese a ciclo continuo in un contesto di stabilità macroeconomica e di accentuato interventismo pubblico nell'economia) nei termini di una generale tendenza verso crescenti livelli di integrazione verticale e di ...
Leggi Tutto
Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] del PNL nel 1929 all'8,6% nel 1955, fino a più del 19% negli anni novanta.
La politica di non intervento dello Stato che prevaleva prima della 'grande depressione', nel tempo ha ceduto il posto a politiche monetarie e fiscali in funzione anticiclica ...
Leggi Tutto
Economia internazionale
Enzo R. Grilli
Sommario: 1. Premessa. 2. Sviluppi istituzionali. 3. Cambiamenti strutturali. 4. Risultati e tendenze. 5. Eventi economici di maggiore importanza. 6. Il clima [...] - si è passati nel corso degli anni settanta e ottanta a un sempre maggior pessimismo, di chiaro stampo classico, circa l'intervento statale in economia e a una crescente preferenza per le soluzioni di mercato.
Nei paesi in via di sviluppo i notevoli ...
Leggi Tutto
interventismo
s. m. [der. di intervento]. – 1. Movimento favorevole all’intervento di una nazione neutrale nella guerra combattuta da altri stati; in partic., il movimento, sviluppatosi in Italia nel il 1914-15, favorevole alla partecipazione...
interventista
s. m. e f. [der. di intervento] (pl. m. -i). – Fautore dell’intervento di una nazione neutrale in un conflitto; in partic., chi nel 1914-15 si dichiarava favorevole all’entrata in guerra dell’Italia. Più genericam., chi sostiene...