positivo
positivo [Der. del lat. positivus "che viene posto", der. del part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Che è posto come dato sul piano della realtà, che deriva dall'esperienza: per es., [...] dell'elettrologia, al magnetismo presentato dalle estremità nord dei magneti. ◆ [ALG] Misura p.: una funzione a valori nell'intervallo [0, +∞]: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [ALG] Numero p.: ogni numero reale maggiore di zero, contraddistinto ...
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ceramica
ceràmica [Der. del gr. keramiké (techné), da keramikós "argilla" e quindi "(arte di fabbricare) prodotti di argilla"] [FTC] Prodotto compatto e formato, ottenuto per cottura ad alta temperatura [...] kV/cm, angolo di perdita 5÷8 10-3 rad e costante dielettrica relativa εr=4÷6; queste grandezze variano in un ampio intervallo, anche con la frequenza nel caso di campi elettrici variabili nel tempo (la loro classificazione si fa in base al valore di ...
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Economista e matematico (n. Cluj 1902 - m. in un incidente aereo in India, 1950). Studiò a Vienna e nel 1937 si trasferì negli USA; prof. di statistica matematica alla Columbia University (1941). Diede [...] fissata in precedenza, si determina non appena i risultati derivanti dalle osservazioni appaiono soddisfacenti entro un intervallo di probabilità prescelto. Altre opere importanti sono: The approximate determination of indifferences surfaces by means ...
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INTEGRAZIONE E MISURA
Giorgio Letta
. La moderna teoria dell'i. si occupa del concetto generale di "misura" e del concetto di "integrale" relativo a un'arbitraria misura. Essa costituisce una notevole [...] la "m. di Borel-Lebesgue" su R. Questa può esser caratterizzata come l'unica m. di Borel su R rispetto alla quale ogni intervallo ammetta come m. la propria lunghezza. Per questo motivo, se B è un qualsiasi insieme boreliano di R, il valore che su di ...
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Geometria
Edoardo Vesentini
Nel tracciare i lineamenti essenziali di una storia della matematica, Federigo Enriques osservava nel 1938: "A chi raffronti gli sviluppi che i diversi rami delle matematiche [...] complesse definite sulla varietà complessa X e dipendente con continuità (o differenziabilmente, ecc.) da un parametro reale t variabile nell'intervallo [0,1] è grosso modo uno spazio fibrato sul segmento [0,1], le cui fibre sono varietà complesse Xt ...
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MMark Kac
di Mark Kac
SOMMARIO: 1. Preliminari. □ 2. Alcune sottigliezze matematiche. □ 3. Alcune classi generali di processi stocastici con esempi: a) processi di Markov con spazio degli stati finito [...] Secondo questa definizione,
x(t)=sen 2π(νt+ω) (3)
è un processo stocastico, se si sceglie, per esempio, per Ω l'intervallo (0, 1) e per μ la ordinaria misura di Lebesgue.
Consideriamo, per esempio, un sistema dinamico a n gradi di libertà governato ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] e pn∈ℙn tale che ∥f−pn∥∞〈ε, ove qui e nel seguito si indica con ∥g∥∞ il massimo valore di ∣g(x)∣ nell'intervallo [a,b], g essendo una generica funzione continua. Abbiamo denotato con ℙn l'insieme dei polinomi algebrici di grado inferiore o uguale a n ...
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Botanica
Proiezione grafica schematica orizzontale dei tratti d’inserzione di fillomi (foglie, brattee, parti del fiore) su un asse (fusto, asse fiorale) immaginato di forma conica. Nel d. il centro corrisponde [...] di sostanze pure e di loro miscele. Se si lascia raffreddare un metallo puro fuso e si misura la sua temperatura a intervalli regolari di tempo si osserva che, finché il metallo è allo stato liquido, la curva di raffreddamento si svolge con andamento ...
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In geometria, la m. di un triangolo è la retta (o anche il segmento) che congiunge un vertice con il punto di mezzo del lato a esso opposto: le tre m. passano per uno stesso punto, che è il baricentro. [...] ), è quel valore che occupa il posto centrale, se il numero dei termini è dispari, o qualunque valore compreso nell’intervallo delimitato dai due termini centrali se il numero dei termini è pari (di solito, si prende il valore centrale di tale ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] 1/2 della forma (t; t+h), con h=Φ(t)/log∣t∣, Φ(t)→+∞ per t→+∞, giace uno zero di ζ(s) (Selberg, 1942);
6) in quasi ogni intervallo della retta critica della forma (t; t+h) con h=tε, ε>0, giacciono non meno di c(N(t+h)−N(t)) zeri di ζ(s) (Karatsuba ...
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intervallo
s. m. [dal lat. intervallum, comp. di inter «tra» e vallus «palo»; propr. «spazio tra due pali»]. – 1. In senso locale, lo spazio, la distanza che intercorre fra due oggetti, fra due persone, fra due o più punti di riferimento:...
intervallare1
intervallare1 agg. [der. di intervallo], non com. – Che si riferisce a un intervallo, che è o si frappone in un intervallo: periodi i. tra varie crisi epilettiche.