(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] 12 gradi, per poi giungere nel 13° sec. a 17 gradi posti a intervalli di circa 1/3 di tono. Le melodie erano basate sui maqām che, e, dall’altro, ai possibili sviluppi dell’arte musicale in una società in evoluzione.
L’unità sopranazionale ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] dal teatro parigino deputato a ospitare commedie inframezzate da brani musicali), coltivato in particolare da D. Auber e A. Adam provviste di artiglieria era affidata la protezione degli intervalli. Tali o. furono dapprima in muratura e ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] V (1605). Le "false relazioni", gli accordi di 5ª, di 9ª, gli intervalli di tritono, di 5ª minore, di 7ª diminuita, non preparati, si situazione drammatica; ricchezza, sino allora inaudita, di moti musicali, dal canto a solo a quello a più voci ...
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Sistema di sei note musicali introdotto da Guido d’Arezzo per facilitare l’intonazione dei cantori. Consiste in una successione di sei suoni procedenti per grado congiunto a intervalli di un tono (con [...] un solo semitono tra il 3° e il 4°) ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] Liji ("Libro dei Riti", 3° sec. a.C.). Anche se la notazione musicale non ha mai avuto e non ha oggi in Oriente la diffusione e il al-Urmawī, ideatore di una scala suddivisa in 17 intervalli.
La m. andalusa viene considerata una derivazione di quella ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] distanti da 1800 a 5000 m. dalla cinta stessa, a intervalli variabili fra loro da 1200 a 1500 m. secondo le insieme con l'Accademia reale di musica, il centro della vita musicale francese. Nella Sala degli Svizzeri al palazzo delle Tuileries si davano ...
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VARIAZIONE
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella dottrina della composizione, questo termine designa la modificazione melica, o ritmica, o armonistica o contrappuntistica, o timbrica, o addirittura complessiva, [...] la serie non più delle note stesse, ma degl'intervalli o almeno dei rapporti tonali, rivoltandoli però verticalmente pensiero originario, questo "tema di variazione" si presenta nella storia musicale in varî aspetti: dapprima, il tema è un canto dato ...
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VALLOTTI, Francesco Antonio
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Vercelli l'11 giugno 1697, morto a Padova il 16 gennaio 1780. Monaco francescano (conventuale), fu organista e maestro di cappella di [...] esposizione data dal V. alle proporzioni matematiche degli intervalli consonanti e dai dissonanti ha una chiarezza che di queste dottrine nella sua opera La vera idea delle musicali numeriche segnature. Oltre che compositore, organista, maestro di ...
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Jazz
DDiego Carpitella
di Diego Carpitella
Jazz
sommario: 1. Problemi di definizione. 2. I precedenti del blues. 3. Il blues. 4. Excursus storico. 5. Il modello e le repliche. □ Bibliografia.
1. Problemi [...] e che è stata interpretata come una concettualizzazione del ‛diverso' musicale. Si tratta di una scala di otto suoni (cioè di ottava) in cui il terzo grado e il settimo appaiono come degli intervalli diminuiti, cioè al di sotto del semitono: in altri ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] phonia) e di dissonanza (dia-phonia) relative all'intervallo tra due suoni, considerato sia come intervallo melodico, sia come intervallo armonico, quest'ultimo però assai limitato nella prassi musicale. Mentre per i pitagorici il mondo dei suoni era ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
dissonanza
s. f. [dal lat. tardo dissonantia; v. dissonare]. – 1. Capacità che hanno alcuni intervalli e accordi musicali di produrre un effetto non gradevole; anche, l’effetto stesso prodotto e, in genere, ogni intervallo o accordo cui si...