Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] da euro 23 a euro 92», Codice della strada, art. 190, comma 10).
I testi giuridici possono essere suddivisi in normativi, interpretativi e applicativi.
I testi normativi comprendono forme testuali come costituzioni, leggi, convenzioni, decreti legge ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] Mayo et al. 1995: 912). Ciò esclude che possano avere un’interpretazione generica:
(17) a. *la bevuta di alcolici può danneggiare il verbale del participio presente persiste solo nella lingua giuridica, dove peraltro rappresenta un arcaismo: istante « ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] notevoli nelle orazioni, nel De antiquissima e nelle opere giuridiche (cfr. Salamone 1984: 3-26), si manifesta e Mondadori, 2 voll.
Auerbach, Erich (1970), Contributi linguistici all’interpretazione della “Scienza Nuova” di G.B. Vico, in Id., ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] , definito dal grado di vincoli che l’emittente pone alla libertà di interpretazione da parte del ricevente (Sabatini 1990): da questo punto di vista il testo giuridico si presenta come un tipo di testo con discorso molto vincolante, cioè con ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] culturale e rappresentata da maestri di scienze giuridiche (glossatori civilisti che continuano la tradizione bolognese, fino ad Azzone, ad Accursio e alla scuola degli accursiani; glossatori canonisti, interpreti del Decreto e delle Decretali, da ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] c.c. dispone che le clausole ambigue di un contratto si interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui il forza nella Carta delle Nazioni Unite. - Il regime giuridico internazionale relativo all’u. della forza è radicalmente ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] dei testi sacri nei quali va in certo qual modo incluso anche l'intero sistema giuridico ‒ sia in senso sociale, quale chiave d'interpretazione di una lingua di straordinaria espressività letteraria.
Con l'ovvia eccezione degli anonimi pionieri, che ...
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BENCINI, Giuseppe
Armando Petrucci
Di questo giurista e filologo nato e vissuto a Roma nella prima metà del sec. XVIII non resta alcuna notizia biografica, ove si escludano gli scarsi e indiretti accenni [...] allargò il campo dei suoi interessi dalla storia ed esegesi giuridica all'erudizione e, soprattutto, alla filologia, da lui termine egli enunciava quattro criteri validi per la retta interpretazione e l'esatta critica testuale delle fonti, dei ...
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restrittivo
agg. [der. del lat. restrictus, part. pass. di restringĕre «restringere»]. – Che tende, che vale a restringere, quasi sempre nel sign. fig. di limitare l’efficacia, ridurre l’estensione: condizione, formula r.; misure r. del credito,...
letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. allo spirito, cioè al significato...