Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] o di metallo allo schermo di un computer.
Anche se il canale della lingua orale è quello fonico-acustico, non si può non riconoscere il libertà interpretativa.
La variazione diamesica induce a un’interpretazione meno rigida dei concetti di norma ed ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] aldo, comò [kː]aro.
Il raddoppiamento sintattico non viene di norma indicato dalla grafia italiana (➔ ortografia), tranne che nei casi di raddoppiamento sintattico potrebbe pertanto essere interpretato alla luce della tendenza prosodica che mira a ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] in modo più immediato della frase articolata. Nel parlato l’interpretazionedelle interiezioni è inoltre tin, zzz), e condividono di norma con le interiezioni l’assenza di legami sintattici con il resto della frase. Le onomatopee derivate invece, ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] in parte da valutazioni soggettive e in parte dalle norme socialmente condivise in una data situazione. Espressioni che denotano la faccia – rende ragione della capacità delle persone di mettere in atto e interpretare le strategie di cortesia come ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] sua interpretazione.
La nozione più diffusa di anagramma, che prevede una riorganizzazione dell’ordinamento delle stesse , di paragrammi) abbandonò così la presupposizione di una norma vincolante di poetica per trasformarsi nella formulazione di un ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] della verificabilità o falsificabilità delle asserzioni prodotte; il testo deve essere decodificato in base a codici standardizzati e ha robusti vincoli all’interpretazione e significante, per cui, di norma, un significato è espresso da uno ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] costituito dall’interpretazionedelle fonti del diritto; si tratta, comunque, di un’interpretazione regolata da ai sensi di, a carico di, a titolo di, a seguito di, a norma di, in capo a, in ordine a), la particolarità di alcune preposizioni (avverso ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] in un momento di normazione grammaticale (➔ norma linguistica). In effetti, la Grammatichetta, Pozza 1980, pp. 113-138.
Gigante, Claudio (2003), Un’interpretazionedell’«Italia liberata dai Goti», in Id., Esperienze di filologia cinquecentesca: ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] caso, però, la frase risulta ambigua tra un’interpretazione in cui Paolo è soggetto e una in
In questo quadro si inscrive anche l’impiego dell’indicativo presente al posto del futuro, mentre il ). Nella norma consolidata (➔ norma linguistica), si ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] di sia … sia … e sia … che … è di norma interdetto nella congiunzione di frasi principali.
Va notato come, in questo congiunzioni.
È, quest’ultimo, il caso dell’italiano né … né …, che ha come interpretazione «e non». La presenza di una negazione ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...