GUIDO da Suzzara
Giuseppe Mazzanti
Nacque probabilmente a Suzzara, località nei pressi di Mantova, intorno al 1225.
Scarne e del tutto ipotetiche le notizie sulla famiglia: il padre è stato talvolta [...] M. Monti, L'età angioina, in Storia della Università di Napoli, a cura di F. (1959), pp. 1-36; E. Cortese, La norma giuridica, I-II, Milano 1962-64, ad indices e 53, 59; G. Chiodi, L'interpretazione del testamento nel pensiero dei glossatori, Milano ...
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LEVI-MONTALCINI, Rita
Piergiorgio Strata
Nacque a Torino il 22 aprile 1909 in una famiglia di ebrei sefarditi.
La famiglia e la formazione
Il padre, Adamo Levi, era ingegnere elettromeccanico e matematico; [...] nuova luce il problema…» (Elogio dell’imperfezione, 2011, pp. 118 s.). L’interpretazione di Hamburger non convinse i due induttivo, ma dalla mancanza di un fattore, di norma liberato dalla bozza dell’arto e capace di produrre la crescita.
Nel 1946 ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] della applicazione dellenorme, che trovava la sua naturale sede dibattimentale avanti i tribunali dellainterpretazionedell'E. non apparteneva solo all'ordinamento dello Stato ecclesiastico ma, in quanto promanato dalla suprema autorità della ...
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FRACCARO, Plinio
Emilio Gabba
Nacque a Bassano del Grappa l'8 genn. 1883 da Antonio, falegname, e da Maria Marostica; nel 1897 il padre emigrava in America, senza più dare notizie. Del F. si può dire [...] l'abbandono nella giovinezza delle intense pratiche religiose tradizionali, il cristianesimo come norma etica di vita e vario grado di attendibilità delle nostre fonti; furono demolite molte interpretazioni anacronistiche e attualizzanti ( ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] di adottare come norma il fiorentino, secondo l'indicazione manzoniana, ma corretto dalla lingua della tradizione letteraria: della soppressione di una parte consistente della narrazione; un capitolo di carattere critico-estetico sull'interpretazione ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] (razionale) norma deontologica, o immorale nel rifiuto, sempre comunque nel gioco della scelta libera ), pp. 605-621; S. Coppolino, Interpretazione crociana e revisione critica dell'idealismo nella prospettiva storicistico-spiritualistica di F. B ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] di Enrico V di L. Hérold, quasi tutte cantate a fianco della Colbran e di M. Garcia.
Proprio con Lagioventù di Enrico V ) ne parlano nel complesso assai positivamente. Il D. interpretò poi la Norma al King's Theatre di Londra il 31 maggio 1833 ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] del F. sull'indispensabilità dell'interpretazione da parte dello storico faceva riscontro la sua norma Polybiana. Mentre quest'ultimo era ulteriore testimonianza dell'interesse del F. per la teoria della storiografia, e il precedente una critica della ...
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DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] e, dopo una parentesi veronese, affrontò il pubblico scaligero con Norma di V. Bellini, accanto a Maria Callas; l'opera, della seconda metà dell'Ottocento. Talvolta incline ad una certa enfasi, soprattutto nei ruoli veristi, il vigore interpretativo ...
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FELTRINELLI, Giangiacomo
Francesco M. Biscione
Nacque a Milano il 19 giugno 1926, da Carlo, industriale del legname, e da Giannalisa Gianzana; di famiglia ricchissima, era l'erede di una grande fortuna.
Una [...] percorso discontinuo e un po' confuso, si trattava di norma di edizioni comunque ben curate, di buone traduzioni, di la magistratura verso la prima interpretazione (vedi la requisitoria di G. Viola, in Criminalizzazione della lotta di classe, pp. ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...