Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] crescente apporto di aggettivi (bipartisan, no global, no-profit, trendy, cordless), talora sostantivati (i big), di avverbi e interiezioni, e in particolare di fraseologismi (job on call, book on demand, denial of service, marketing one-to-one, pay ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] (il romanesco sgamare, il siciliano abbuffarsi). Una significativa presenza di voci di matrice regionale si individua anche tra le interiezioni (si pensi all’eu! che esprime meraviglia o incredulità, che rivela anche nella fonetica la propria origine ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] in ➔ italiano standard in quanto considerate a vario titolo ‘pittoresche’ (Avolio 1994: 593). Tra le interiezioni hanno coloritura regionale azze «accidenti», aspita «caspita» (entrambe forme eufemistiche, rispettivamente da cazzo e caspita), uh ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] polirematiche (prima che, nonostante che, dal momento che, fermo restando che, nella misura in cui, in quanto);
(d) interiezioni polirematiche (santo cielo, mamma mia, mondo cane, buonanotte al secchio, per carità, in bocca al lupo, ben detto, apriti ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] i turni verbali anche in presenza di altri elementi introduttori» (Serianni 1996: 246; me fa, dice, Che te credevi?). Tra le interiezioni sono tipiche ahó! «ehi!», boh! «mah», ve’ (apocope di vero?) a chiusura delle interrogative (l’hai preso te, ve ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] espressiva, alcune parole comuni dello spagnolo come muchacho, niño, plaza, pueblo, sombrero, caliente, diablo, hombre, vamos o interiezioni come caramba.
L’afflusso degli immigranti sudamericani in Italia e i viaggi e periodi di soggiorno di molti ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] Dal linguaggio giovanile sono risaliti all’italiano comune vari tratti, dal troppo con valore relativo (troppo forte! «bellissimo»), alle interiezioni inglesi (o)ops!, diffusasi grazie ai fumetti e usata sempre più spesso come segnale di scusa, o wow ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] del parlato (come interruzioni, esitazioni e autocorrezioni) e vi sono attestate in misura ridotta ellissi, brachilogie e interiezioni, d’altro canto la lunghezza delle frasi, che è decisamente superiore a quella della conversazione informale (5,9 ...
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interiezione
interiezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, sinon. di esclamazione, come parte del...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...