Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ’indicazione della laterale palatale (/ʎ/), conservare la ‹h› etimologica solo nelle voci del verbo avere e scriverla nelle interiezioni, scempiare le doppie prima di vocale tonica ed eliminare le parole tronche a favore di forme come virtute.
Mentre ...
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perché (per che)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, quando compare in proposizioni interrogative, avverbio interrogativo), la cui funzione principale, nella lingua di D., è quella di esprimere un nesso di [...] 22, XXIX 61, Pd XXVII 57, Vn XV 1; con ‛ (co)sì ': Pg XII 96, XVII 73, XXX 96, Vn XXIII 18 12, Detto 88.
Con interiezioni, If XXXIII 66 e 153; Pg V 51 deh, perché vai? deh, perché non t'arresti?, e Rime dubbie XXVII 5 (‛ ohimé p. ').
Seguito da una ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] gusto popolaresco, come baderla «perditempo», già nel Filostrato, i verbi ciurmarsi «ubriacarsi» e schiccherare «imbrattare», o le interiezioni gnaffè o alle guagnele (Manni 2003: 291 e 282), ma il gusto boccacciano sconfina spesso nella deformazione ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] ➔ deittici testuali;
(c) nomi alterati (purché non si tratti di casi di ➔ grammaticalizzazione), esclamazioni, interiezioni (➔ interiezione), avverbiali valutativi e in generale espressioni che riguardano il dominio dell’emotività;
(d) interrogative ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] i turni verbali anche in presenza di altri elementi introduttori» (Serianni 1996: 246; me fa, dice, Che te credevi?). Tra le interiezioni sono tipiche ahó! «ehi!», boh! «mah», ve’ (apocope di vero?) a chiusura delle interrogative (l’hai preso te, ve ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] corrispondente all’articolo, che in latino non esiste, scompare mentre viene codificata l’introduzione della classe delle interiezioni, che i Greci avevano incluso nel gruppo degli avverbi. Prisciano, influenzato sia dalla grammatica alessandrina che ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] espressiva, alcune parole comuni dello spagnolo come muchacho, niño, plaza, pueblo, sombrero, caliente, diablo, hombre, vamos o interiezioni come caramba.
L’afflusso degli immigranti sudamericani in Italia e i viaggi e periodi di soggiorno di molti ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] dei due codici all’interno della stessa frase (enunciato mistilingue o code mixing); l’uso di elementi isolati (interiezioni, espressioni varie).
Il bilinguismo italiano-dialetto si può tradurre in situazioni di diglossia nelle quali il dialetto è ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] fonologia trubeckojana): 1) il punto di vista del parlante: funzione emotiva o espressiva, rappresentata tipicamente dalle interiezioni, o dalla prima persona singolare; 2) dell'ascoltatore: funzione conativa, o d'appello, rappresentata tipicamente ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] da un piano letterale a uno allegorico (Dante, più candidamente, invitava ad aguzzare la vista); che Sì è tanto un'interiezione di meraviglia (ma come: l'anima della suora era davvero così offuscata?) quanto, e soprattutto, un nesso para-logico ...
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interiezione
interiezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, sinon. di esclamazione, come parte del...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...