Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] .; aggettivi: emotivo, fragile; pericoloso, ecc.; verbi: fingere, giocare, rappresentare, ecc.; avverbi: molto, oggi, mai, ecc.; interiezioni: ahi, boh, toh, ecc.; e parole grammaticali (congiunzioni: e, ma, se, ecc.); preposizioni: con, sul, sotto ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] basta per parlare di classi variabili (nomi, aggettivi, verbi, articoli, pronomi) e classi invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, interiezioni). Ma ovviamente le parole che variano non variano tutte nello stesso modo. È, questo, un tipo di ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] la mimica, il gesto, i movimenti del corpo, trovano un corrispettivo a livello verbale nell’uso delle interiezioni (➔ interiezione), dei dimostrativi (➔ dimostrativi, aggettivi e pronomi), dei ➔ deittici e in generale di tutti i tratti del parlato ...
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TRONCAMENTO
Il troncamento (o apocope) è la soppressione di una vocale, di una consonante o di una sillaba alla fine di una parola
gran ciambellano (anziché grande ciambellano)
amor proprio (anziché [...]
– con la 2a persona singolare del presente ➔imperativo dei verbi andare, dare, dire, fare, stare
va’ per vai
da’ per dai
di’ per dici
fa’ per fai
sta’ per stai
– in alcune interiezioni
be’ per bene
to’ per togli!
VEDI ANCHE
apostrofo
elisione ...
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DISCORSO INDIRETTO
Il discorso indiretto comporta una riformulazione delle parole o delle frasi proprie o altrui. Si può presentare come proposizione➔oggettiva o ➔interrogativa indiretta
– sia esplicita
Giulio [...] dopo sarebbe stato diverso
Disse: «Tre mesi fa era tutto nuovo» ▶ Disse che tre mesi prima era tutto nuovo
• Le ➔interiezioni, i vocativi, le formule di saluto e alcuni tratti colloquiali scompaiono, perché non possono essere riprodotti, se non con ...
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MAKASSAR o Makasser (A. T., 95-96)
Adriano H. LUIJDJENS
Renward BRANDSTETTER
Città situata all'estremità della penisola sud-occidentale di Celebes; capoluogo del governo di Celebes e dipendenze. Il [...] i suoni soliti delle lingue maleo-polinesiache, comprese le palatali c j ñ. Il suono h si trova solamente nelle interiezioni, come hui, grido per far levare la selvaggina, e negl'imprestiti. Delle due leggi fonetiche delle lingue maleo-polinesiache ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] ) Spariti i negozi, l’edicola, il posteggio (Maria Corti, in Mortara Garavelli 1971: 280)
(d) enunciati nominali costituiti da interiezioni (come in 16), da connettivi (come in 17) o anche da parole grammaticali, in particolare quando l’enunciato ha ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] detto che ecco Maria / ecco arrivare / che arriva Maria
A livello lessicale, il discorso indiretto non può accogliere interiezioni o segnali discorsivi tipici del parlato, né di norma parole dialettali o straniere. Di fatto, però, nella comunicazione ...
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o (oh; ohi)
Riccardo Ambrosini
1. Delle particelle interiettive o, oh e ohi l'uso è limitatissimo nella Vita Nuova (7 volte o, 5 oi), nelle Rime (5 volte o e 6 oh) e nel Convivio (11 volte o, 21 oh) [...] lievemente più numerose che nell'Inferno - e nel Paradiso - ove sono circa una trentina -, si osserva un ovvio mutamento di contenuto espressivo nelle interiezioni: da O muse, di If II 7, si passa a O sante Muse e a O sacrosante Vergini, di Pg I 8 e ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] , piano; giusto, poco, tanto; lontano, vicino, sùbito). Possono essere considerati casi di conversione anche la formazione di interiezioni a partire da parole appartenenti a diverse parti del discorso (accidenti! da nome, viva! da verbo, bene! da ...
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interiezione
interiezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, sinon. di esclamazione, come parte del...
h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione in latino però era molto debole...