Ci dispiace che un pur interessante scialla, qualificato come interiezione nel Vocabolario Treccani.it, abbia provocato nel nostro gentile lettore dei risvegli notturni “di soprassalto”. Certo, la questione [...] della storia e dell’etimo di scialla non è ...
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Bisogna distinguere a seconda della categoria grammaticale. Un conto è infatti il trattamento dell’interiezione (il saluto, in buona sostanza), un altro conto è il trattamento grafico del sostantivo. Quando [...] siamo in presenza dell’interiezione, cioè d ...
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Voce di origine dialettale, adoperata nell'Italia meridionale, soprattutto nella varietà d'italiano parlata in Sicilia, l'interiezione mìzzica (con le varianti mìzzeca, mìzziga, mìzzega) è di origine incerta. [...] Probabilmente si tratta di un camuffamen ...
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Buongiorno, buonasera, buon pomeriggio... Sia che si tratti di saluti o auguri più o meno convenzionali, in forma di interiezione (come quando ci si incontra per le scale con qualcuno: "buongiorno..." [...] "'giorno..."), sia che si tratti di una formula ...
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Non c'è una distinzione geografica nell'uso della locuzione cristallizzata hai voglia, che contiene un forte elemento pragmalinguistico, tipico del parlato e dell'oralità.In alcuni casi, si pone un'ipoteca di credibilità su ciò che viene detto, smin ...
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Possiamo dire che la virgola tende a ricorrere più spesso, rispetto all'assenza di virgola, nel caso del vocativo assoluto, non preceduto, cioè, da interiezione (ah, ehi, ecc.). Ciao, più che un'interiezione, [...] è, pragmaticamente, una formula di salut ...
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Nell'uno e nell'altro caso, l'interiezione che funziona da formula di saluto può scriversi sia in forma analitica, sia con scrizione continua: buon giorno (o buongiorno) a tutti voi!; buona notte (o buonanotte), [...] bambini.Buongiorno e buonanotte vanno ...
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La trafila proposta per arrivare alla forma arri è ingegnosa ma particolarmente laboriosa. La lingua, nei suoi mutamenti da madri (latino) a figli (italiano) segue criteri di economia, nel senso del risparmio. In particolare, le voci che riproducono ...
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Non v’è una regola che prescriva l’uso dell’una o dell’altra forma interiettiva. Sia o, sia oh appartengono alla categoria delle interiezioni primarie, quelle cioè che hanno sempre soltanto il valore di [...] interiezione. Si può tentare una distinzione se ...
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Maria Cristina MagniO.K., che ormai si trova comunemente scritto OK e ok, è la forma abbreviata dell'interiezione dell'inglese d'America okay, che significa, per l'appunto, 'va bene, d'accordo'. Okay è [...] attestato nell'italiano scritto a partire dal 1 ...
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interiezione
interiezióne s. f. [dal lat. interiectio -onis, propr. «inserzione, intercalazione», der. di intericĕre «mettere, gettare in mezzo», comp. di inter- e iacĕre «gettare»]. – In grammatica, sinon. di esclamazione, come parte del...
interiettivo
agg. [tratto da interiezione; per la forma, cfr. lat. tardo interiectivus «intercalato»]. – Che ha valore o funzione d’interiezione: locuzione, frase i. (come, per es., corpo di Bacco!; per l’amor del cielo!; Dio ci scampi e liberi!)....
interiezióne Parte invariabile del discorso con valore esclamativo che si può esprimere mediante parole o espressioni linguistiche indicanti meraviglia, gioia, dolore ecc. Non è sintatticamente legata alla proposizione cui appartiene ed è quasi...
L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati soggettivi del parlante. Priva di legami...