MANFREDI, Fulgenzio
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia nella seconda metà del Cinquecento da Ludovico, di famiglia cittadinesca, ed ebbe almeno due fratelli: Giambattista, pittore e incisore, [...] V e la Repubblica veneta, in Archivio veneto, V (1873), pp. 27-96, 222-318; R. Putelli, Il duca Vincenzo I Gonzaga e l'interdetto di Paolo V a Venezia, ibid., n.s., XI (1911), pp. 3-280; XX (1912), p. 608; V. Spampanato, Nuovi documenti intorno a ...
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Servita (Passirano 1570 - Venezia 1654); laureato a Bologna (1600), ma in realtà discepolo di P. Sarpi da lui conosciuto a Venezia, e prof. di teologia; quando scoppiò la controversia tra Venezia e il [...] (1606) e a Sarpi succedette nella carica di consultore della repubblica. M., tra i firmatarî del Trattato sull'interdetto, scrisse validamente contro i curialisti in difesa del suo maestro (Confirmatione delle considerazioni del P. M. Paulo di ...
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Arcivescovo di Milano (n. 1207 - m. Chiaravalle 1295). Figlio di Uberto, canonico a Desio, fu inviato (1252) come suo procuratore dall'arcivescovo Leone da Perego presso Innocenzo IV; fu poi camerlengo [...] come arcivescovo di Milano. La nomina provocò l'occupazione dei beni arcivescovili da parte dei Della Torre, a cui seguì l'interdetto papale sulla città. Ottone dovette aspettare 15 anni prima di poter occupare la sua sede. Esule e in strettezze, la ...
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Gesuita (Modena 1648 - Roma 1730); quattordicesimo generale della Compagnia di Gesù (1700), promosse le missioni interne, soprattutto nelle campagne, e quelle esterne, in particolare nel Paraguay; ma sotto [...] cinesi (T. si sottomise completamente a Clemente XI con dichiarazione del 1710), e, in Francia, per la distruzione di Port-Royal attribuita alla Compagnia, seguita dall'interdetto di 15 anni lanciato dal card. L.-A. de Noailles sui gesuiti di Parigi. ...
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Teologo (Acquasparta metà del sec. 13º - Roma 1302); generale dell'ordine francescano (1287). Dante (Paradiso XII, 124-126) gli rimproverò di aver tollerato il rilassamento della regola di s. Francesco. [...] minacciato di morte, dovette abbandonare la città, dopo aver lanciato su di essa la scomunica e l'interdetto. Autore di commenti scritturali e trattati teologici di orientamento bonaventuriano (Commentarium in Sentias; Breviloquium de S.ma Trinitate ...
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BRANDOLINI, Marcantonio
Umberto Coldagelli
Figlio di Brandolino e di Elisabetta Malatesta, discendente da una antica famiglia di feudatari del castello di Valmareno, nel Trevigiano, fu titolare dell'abbazia [...] nella sua segreta, a temere il peggio, a maggior ragione dopo che la situazione precipitò in aperta rottura in seguito all'interdetto del 16 apr. 1607. In una deposizione resa all'avogadore Boldù, il B. cercò di ricondurre il proprio caso a una ...
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Ecclesiastico (n. 1420 - m. Basilea 1484). Di origine slava; domenicano, dopo il 1478 fu rappresentante dell'imperatore Federico III presso papa Sisto IV. Deluso per la mancata elezione a cardinale, venuto [...] ), a Basilea, dove il 25 marzo 1482 proclamò un concilio generale in odio a Sisto IV. Avendo Sisto IV promulgato l'interdetto su Basilea, il consiglio della città, per ordine dello stesso imperatore, incarcerò Z. che poco dopo si impiccò in cella. ...
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Nell’uso della Chiesa cattolica, si dice a. sacramentale l’atto con cui il confessore, in nome di Gesù Cristo e della Chiesa, rimette al penitente i peccati da lui dichiarati. Essa si concreta nella formula: [...] . Il rituale prevede una formula speciale extrasacramentale per l’a. dalle pene ecclesiastiche (scomunica, sospensione a divinis, interdetto). L’a. generale è prevista a precise condizioni quando non sia possibile la confessione individuale (Cod. iur ...
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Gesuita e storico (Cerreto di Spoleto 1881 - Roma 1969); entrato nella Compagnia nel 1919, si dedicò per tempo agli studî storici prediligendo indagini storiche erudite, coscienziose e minute. La sua opera [...] momento inaccessibili; dedicò pure la sua attenzione alla storia della Compagnia: Il p. Joannes Roothaan, 21° generale della Compagnia di Gesù (1930); I carteggi del p. Taparelli d'Azeglio (1932); L'interdetto di Venezia del 1606 e i Gesuiti (1959). ...
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CIERA, Paolo
Gino Benzoni
Nato nel 1575 a Venezia, discende probabilmente da una famiglia che ebbe, nel sec. XV, un certo peso (ne furono membri i banchieri Bernardo e Agostino).
Entrato nell'Ordine [...] , Siena 1845, p. 77; M. Foscarini, Della lett. ven., Venezia 1854, p. 68; F. Scaduto, Stato e Chiesa... durante l'interdetto..., Firenze 1885, p. 203; G. Soranzo, Bibl. ven., Venezia 1885, n. 1248; D. A. Perini, Bibl. augustiniana..., I, Firenze 1931 ...
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interdetto1
interdétto1 agg. [part. pass. di interdire; nel sign. 2, dal fr. interdit]. – 1. Proibito, vietato: l’antiquo aversario, il qual fece Eva All’interdetto pome alzar la mano (Ariosto). Più comune con i sign. giuridici del verbo interdire,...
interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...