LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] in quanto estorte con la forza, scomunicò il duca con i suoi collaboratori (10 ag. 1411) e lanciò sulla diocesi l'interdetto.
Nell'aspro confronto con il duca, il L. si avvalse di relazioni privilegiate con il vertice regio e con il Papato pisano ...
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FIESCHI, Giovanni
Giovanni Nuti
Figlio di Luchino, consignore di Torriglia, e di Costanza Orsini, nacque a Genova nella prima metà del sec. XIV. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote [...] F. preferì rifugiarsi nel più sicuro dei suoi castelli, quello di Masserano. Da lì, alla fine di settembre, lanciò l'interdetto sul Comune ribelle, perché si era rifiutato di consegnargli i beni di un cittadino morto senza avere fatto testamento. Il ...
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CASIMIRO da Marsala
Stanislao da Campagnola
Nacque a Marsala nella famiglia Casani nell'anno 1676 ed entrò nell'Ordine dei cappuccini, probabilmente a Erice (Trapani), verso il 1695. Completati gli [...] monarchia sicula, quando la Sicilia passò sotto il dominio di Vittorio Amedeo II di Savoia. L'osservanza dell'interdetto ecclesiastico lanciato sull'isola venne infatti scontata, particolarmente dai cappuccini, con la dispersione e l'esilio fin verso ...
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] il legato di papa Clemente V a Bologna, Napoleone Orsini, fu costretto a fuggire da tumulti popolari e venne scagliato l'interdetto sulla città e sulla sua università. Il D. si recò allora a Siena, attratto da condizioni molto favorevoli per lui (300 ...
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BRESSANO
Axel Goria
Non conosciamo di lui altro nome; nelle carte medievali, a volte, dal luogo di nascita o di dimora è detto "Brexanus de Vico" oppure "de Monteregali". Solo con i suoi figli, Anselmo, [...] 'Albano e di altri beni. Però non se ne fece poi nulla o ciò non valse a far revocare la scomunica e l'interdetto; d'altra parte la politica antifeudale e antivescovile di B. e del Comune di Monteregale non risulta negli anni successivi mutata. Il 27 ...
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ANDITO, Guglielmo de (de Lando, de Lande, de Laudo, Lando, Laudi)
Vittorio De Donato
Nato a Piacenza, visse tra la fine del sec. XII e la metà del XIII; della vita di questo uomo politico e condottiero [...] e dei contadini) e successivamente alla testa delle truppe piacentine inviate contro Monferrato e Pavia, ad onta dell'interdetto pontificio. E a Piacenza egli dové definitivamente stabilirsi dal momento che venne eletto podestà per il partito del ...
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Giovanni I detto Senzaterra
Giovanni I
detto Senzaterra Re d’Inghilterra (Oxford 1167-Newark 1216). Figlio minore di Enrico II, ebbe il soprannome di Senzaterra (ingl. Lackland) per essere rimasto, [...] anche sull’appoggio del clero. Si oppose alla nomina (1206) di Stefano Langton ad arcivescovo di Canterbury, sfidando l’interdetto di Innocenzo III. Impose una severa e accentrata politica tributaria e portò avanti la lotta contro i baroni. Sottomise ...
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BOVIO, Giovanni Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Bellinzago Novarese dopo il 1560. Il 29 giugno del 1589 entrò nell'Ordine carmelitano, vestendone l'abito nel convento di Asti. Secondo il Serry, avrebbe [...] postuma, a Napoli nel 1635, da G. de Luca.
Morì a Molfetta il 12 ag. del 1622.
Fonti eBibl.: P. Sarpi, Istoria dell'interdetto e altri scritti editi e inediti, a cura di G. Gambarin, Bari 1940, III, p. 256; J. H. Serry, Historia congregationum de ...
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Acciaiuoli
Famiglia originaria di Bergamo, trasferitasi a Firenze all’inizio del 12° sec., fu di parte guelfa e, dopo il 1300, si schierò con i Neri. La compagnia mercantile fondata verso la fine del [...] nei consigli del comune e ne ebbero l’appoggio; era inoltre vescovo di Firenze Angelo (1298-1357), che non osservò l’interdetto che aveva colpito la città (1346) e continuò a sostenere il Comune contro le autorità ecclesiastiche fino a che non fu ...
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ALBERTI, Bartolomeo
Armando Sapori
Figlio di Caroccio di Lapo, fu degli Alberti che maggiormente cooperarono alla prosperità della famiglia. Dette il nome alla "Compagnia lacopo e Bartolomeo di Caroccio [...] Bindaccio Ricasoli (morta poi il 14 sett. 1398). Nel 1360 fu deputato a trattare col vescovo di Rimini per far togliere l'interdetto a Firenze, che non aveva versato al papa 5.000 formi d'oro depositati da Antonio dell'Orso e destinati per la Terra ...
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interdetto1
interdétto1 agg. [part. pass. di interdire; nel sign. 2, dal fr. interdit]. – 1. Proibito, vietato: l’antiquo aversario, il qual fece Eva All’interdetto pome alzar la mano (Ariosto). Più comune con i sign. giuridici del verbo interdire,...
interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...