intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] il linguaggio non può fare a meno di ricorrere al ‘mentalese’, in quanto ogni uso di segni presuppone qualche stato intenzionale. Negli anni 1980 l’i. ha ricevuto una rinnovata attenzione da parte di quanti, nell’ambito della filosofia della mente ...
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non intenzionalita
nón intenzionalità [locuz. s.f.] [FAF] Di un evento il cui accadere non è frutto di un intenzionalità di qualcuno: v. caso: I 512 c. ...
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intenzionalita condivisa
intenzionalità condivisa locuz. sost. f. – Teoria proposta dallo psicologo M. Tomasello, secondo la quale i processi linguistici che caratterizzano la comunicazione umana, anche [...] il linguaggio e la comunicazione, rendono stabili e trasmissibili gli adattamenti. La possibilità di percepire gli altri come agenti intenzionali al pari di sé, produce processi comunicativi che, a partire da forme gestuali, divengono via via più ...
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filosofìa della ménte Area di studio sviluppatasi nel contesto della filosofia analitica che dibatte questioni come il rapporto tra mente e cervello, l'intenzionalità, i modelli neurobiologici della coscienza, [...] la concezione computazionale o modulare della mente. I principali esponenti sono D.C. Dennett (n. 1942), J.R. Searle, H. Putnam, J.A. Fodor (n. 1935). (➔ anche filosofia analitica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro le previsioni kantiane, logica formale e psicologia hanno fiorenti sviluppi nell’Ottocento. [...] è P” va inteso come “un SP è”. Tutti gli atti della coscienza sono allora “fondati” nella rappresentazione, che è il cardine intenzionale di tutte le specie d’atto. Per giudicare che un SP è (o per desiderare che SP sia) devo anzitutto “rappresentare ...
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sacramenti
Nella dottrina cristiana, segni sensibili istituiti da Cristo per significare e conferire la grazia a chi li riceve. Condizione necessaria per il s. è la potestà sacramentale di chi lo conferisce [...] (➔ ) e l’intenzionalità di chi lo riceve. La Chiesa cattolica riconosce sette s.: battesimo, cresima o confermazione, eucaristia, penitenza, unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio. Per le Chiese protestanti gli unici s., testimoniati nelle ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] realtà diversi aspetti di un processo che implica «vari gradi di intenzionalità, dal consapevole al non consapevole» (Klein 2003: 67).
In senso stretto, sono manifestazioni di politica linguistica tutte le «azioni dirette o esplicite che servono a ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] dall'attribuzione di senso a un evento percettivo qualsivoglia, da parte di un interprete, in assenza di un'intenzionalità comunicativa altrui. In quanto strettamente connessa a un sistema di relazioni sociali, e agli effetti istituzionali svolti dal ...
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Filosofo della mente e psicologo statunitense, nato a Boston il 28 marzo 1942. Allievo di G. Ryle a Oxford, è professore alla Tufts University di Medford, dove è inoltre direttore del Center for Cognitive [...] azioni in relazione a credenze e a bisogni ricostruibili; in breve, considerarla un agente intenzionale e adottare, di conseguenza, una prospettiva intenzionale nell'analizzare i suoi processi di scelta.
Il problema diventa allora non tanto quello ...
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Filosofo statunitense (North Attleborough, Massachusetts, 1916 - Providence 1999), professore nella University of Pennsylvania (1946-47) e quindi (1947-86) nella Brown University (Providence). Pur appartenendo [...] e curatore) negli Stati Uniti. Tale influenza lo ha condotto a privilegiare lo studio del fenomeno dell'intenzionalità, che C. ha considerato, con Brentano, il contrassegno della sfera mentale, analizzandone in particolare le caratteristiche sul ...
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intenzionalita
intenzionalità s. f. [der. di intenzionale]. – Carattere di ciò che è intenzionale: sostenere, provare, negare l’i. di un fatto; i. di un reato. Nel linguaggio filos. il termine, usato dapprima nella filosofia scolastica (lat....
intenzionale
agg. [der. di intenzione]. – 1. Fatto o detto con intenzione, cioè consapevolmente e con deliberato proposito: la sua allusione era certo i.; errore i.; scusami, la spinta non è stata i.; fallo i., nel calcio o in altre competizioni...