ALESSANDRI, Marco
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Nato a Bergamo da Giovanni Fermo, d'antica nobiltà bergamasca, e da Elena Pezzoli il 28 giugno 1755, fu condiscepolo nel collegio dei nobili di Modena di F. Melzi, di F. Marescalchi [...] nel 1805 era grande ispettore della loggia massonica di Milano), il Melzi, che del resto, lo giudicava uomo di mediocre intelligenza ma onesto, non poté nominarlo nel Consiglio di prefettura (1809). Ma il 19 febbraio dello stesso anno entrò in senato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] . E ciò fece sì che l’opera avesse anche in Italia un successo assai minore di quel che forse meritava.
Un’autentica intelligenza storica, e non alieno da non superficiali interessi filosofici, anzi nutrito di buoni studi di diritto e di economia, fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] ; è invece un delicato strumento ‘variabile’, che deve, appunto, essere ‘finito di adattare’ nei singoli casi, dall’intelligenza e dalla sensibilità dello studioso (Lezioni di storia moderna, prima parte, Sommario metodologico, 1947, p. LXVIII).
I ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] alle pressioni ispano-pontificie, o "incalorir" tutti i "popoli" svizzeri "alla comune libertà", mantenere la "buona intelligenza" con Bormio, vigilare attentamente sulle mosse "dell'armi imperiali". Suo compito, inoltre, sollecitare la partenza dei ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] e napoleonica, e quelli con personalità di spicco del governo lorenese, da F. Manfredini e V. Fossombroni.
Alla "comprovata intelligenza" del F., ad esempio ricorse lo stesso granduca nel dicembre del 1798, quando gli affidò il delicato incarico di ...
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CAPPELLO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 27 marzo 1736 da Antonio Marino e Giuseppa Poli. Favorito dalla sorte, il giorno di s. Barbara del 1756 cavò la Balla d'oro acquisendo così il diritto [...] inversione e si susseguono in un crescendo di incomprensioni e condanne senza riserve, non per questo perdono di interesse: l'intelligenza e la capacità di previsione soccorrono il C. anche nei mesi successivi, quando tutto un mondo, che era anche il ...
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LEVANTO, Iacopo da
Enrico Basso
Forse membro, secondo una tradizione erudita, del consortile nobiliare dei Da Passano originario della località di Levanto nella Riviera ligure di Levante e già da tempo [...] Fieschi al soglio pontificio era stata salutata con sincero entusiasmo dai Genovesi, mentre Federico II, con acuta intelligenza politica, aveva intuito di trovarsi di fronte un nuovo, formidabile avversario. L'imperatore aveva tentato quindi in ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] Herbert Kappler, nella notte fra il 12 e il 13 settembre 1944 fu arrestato con l’accusa di collaborazione e intelligenza con il nemico. Rinchiuso per circa un mese nel carcere Coroneo di Trieste, venne poi tradotto al KZL (Konzentrationslager) di ...
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FERONI, Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze l'8 sett. 1685 da Fabio e Costanza di Alessandro Della Stufa.
Famiglia dalle modeste origini proveniente da Empoli, dovette il suo successo a Francesco, [...] idrogeologico della regione. Certo ancora una volta il punto di vista del F. finì col prevalere, grazie anche all'intelligenza con cui il Targioni Tozzetti ribaltava le accuse degli avversari e attribuiva alle colmate di Bellavista effetti di decisa ...
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COLLOREDO, Giovan Battista
Gino Benzoni
Figlio di Orazio (1578-1648) - un Colloredo della linea di Bernardo) a sua volta figlio di Curzio (1531-1612), che diverrà nel 1624 conte imperiale e nel 1648 [...] soddisfazione.
È appagato il "desiderio" di tutti che "le armi di questa piazza siino dirette da soggetto prudente, d'intelligenza e valore". Purtroppo il denaro ch'egli reca è - rispetto all'accumularsi dei debiti e all'aumento vertiginoso delle ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...