Psichiatra (Calw 1855 - Würzburg 1939); prof. di psichiatria a Würzburg dal 1887; si distinse per lavori sull'isteria e sull'ipnosi, sulle epidemie psichiche e sull'afasia; prospettò il primo schema di [...] esame dell'intelligenza e descrisse metodi di craniografia. Suo allievo fu M. Reichardt. ...
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Agnosia
Bruno Callieri
L'agnosia, termine che deriva dal greco ἀγνωσία (composto di ἀ- privativo e γνῶσις, "conoscenza") è un disturbo del riconoscimento degli oggetti, senza alterazione della coscienza, [...] senza deficit dell'intelligenza e con funzione integra degli organi di senso. Teoricamente dovrebbero esistere tante forme di agnosia quanti sono gli organi di senso ma, dato che le sensazioni gustative e olfattive rimangono tali e non divengono ...
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Complessita biologica
RRicard V. Solé
di Ricard V. Solé
Complessità biologica
sommario: 1. Introduzione. 2. Complessità e riduzionismo. 3. La complessità all'opera: le patologie complesse. 4. La complessità [...] ad avere schemi di comportamento piuttosto semplici. Solo nel contesto del gruppo (la colonia d'insetti) ordine e intelligenza emergono come proprietà collettive. Talvolta le dimensioni delle strutture che si sviluppano da interazioni locali sono di ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] valutare la realtà circostante, l'intelligenza), sia, specialmente usato al plurale, le 'cose' conosciute, le notizie o informazioni procurate per via diretta o con lo studio. L'aggettivo 'cognitivo' indica tutto ciò che riguarda il conoscere; in ...
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COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] età doti non comuni di intelligenza e di memoria, fu inviato a Molfetta ad apprendere il latino dal canonico De Sanctis. A dodici anni ritornò a Ruvo, ove apprese la logica e la metafisica e si avviò più tardi allo studio della matematica, della ...
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Aprassia
Bruno Callieri
L'aprassia (dal greco ἀπραξία, "inerzia", composto da ἀ- privativo e dalla radice del verbo πράσσω, "operare") può essere definita come l'incapacità di compiere un movimento [...] mirato a uno scopo, pur essendo integre l'intelligenza e la motilità, e pur rendendosi il paziente pienamente conto di quel che deve fare.
L'aprassia può interessare i movimenti di ogni settore muscolare a inizio volontario, come per es. manipolare ...
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Considerazioni metodologiche sullo studio delle funzioni cerebrali
Frank van der Velde
(Unit of Experimental and Theoretical Psychology, Leiden Universiteit, Leida, Paesi Bassi)
L'integrazione tra neuroscienze [...] da relazioni stimolo-risposta (S-R).
In un suo autorevole libro D.O. Hebb (1949) argomenta che il comportamento intelligente non è un comportamento di questo genere: "Nei mammiferi, anche inferiori come i ratti, non è stato possibile descrivere il ...
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Macchina
Roberto Vacca
Il termine macchina indica qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi, in modo che il moto relativo di questi trasmetta o anche [...] no; non pensano né gli uni né gli altri. Nei primi anni Cinquanta A. Turing ha definito un suo test di intelligenza per le macchine: lo supererà il computer che dialoga (attraverso una telescrivente o un terminale) con un essere umano, facendogli ...
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Simulazione
Simone Vender
Simulare (dal latino simulare, derivato di similis, propriamente "rendere simile") significa mostrare di sentire ciò che in realtà non si sente o cercare di far credere ad [...] o fatti che in realtà non esistono. Nel gioco infantile la simulazione, il 'far finta di', è tipica dell'intelligenza rappresentativa e ha una funzione essenzialmente adattativa dal punto di vista sia cognitivo sia affettivo e sociale (v. gioco). A ...
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RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] al lavoro di F. Rosenblatt del 1962, dove viene proposto il perceptron come base per il modellamento del cervello e quindi dell'intelligenza artificiale, e concluso dal lavoro di M.L. Minsky e S.A. Papert del 1969, che evidenziò l'incapacità del ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...