CECCHI, Alberto
Nicola Merola
Nacque a Roma l'11 ott. 1895, unico maschio dei cinque figli di Luigi e Anna Moraldi. Il padre, capitano dei bersaglieri, era toscano, mentre la madre apparteneva a una [...] una autonoma riflessione sulla funzione e sui doveri del critico, che non tradisce la nomea di raffinato snobismo e di anticonformismo intelligente di cui, nella Roma degli anni Venti, si circondò il Cecchi.
Dopo una lunga malattia, il C. morì a Roma ...
Leggi Tutto
Balzac, Honoré de
Anna Maria Scaiola
Il maestro del realismo
Il grande romanziere Honoré de Balzac ha cercato di rappresentare nella sua opera tutti i molteplici aspetti della società francese nella [...] grande città, che isola nell'anonimato o suscita aggressività e violenza, non permette a un ragazzo di sfruttare energie e intelligenza: a Parigi "si può nascere, vivere e morire senza che nessuno faccia attenzione a voi". Nelle Illusioni perdute, un ...
Leggi Tutto
CORSI, Mario Carlo
Franca Petrucci
Nacque a Pistoia il 19 giugno 1882 da Carlo Alberto e da Caterina Bellotti Bon, figlia del celebre attore Luigi. Compiuti gli studi liceali, il C. esordì come scrittore [...] : "E nel giornalismo egli va prodigando - scrive di lui il C. nel 1938 - tesori di fantasia e di studio, di intelligenza e di operosità... scrivendo critiche drammatiche nelle quali non saprei se lodare di più la chiarezza espositiva, l'acume dei ...
Leggi Tutto
CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] ferrarese della seconda metà del Cinquecento il C. fu un personaggio importante. Il Tasso nel Messaggiero loda la sua intelligenza delle umane lettere e la sua affabilità; P. Sacrati gli diresse una delle sue epistole ringraziandolo dell'onore che ...
Leggi Tutto
Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento - Prefazione
Ettore Bonora
Del rinnovamento culturale del secolo XVIII uno dei segni è la versatilità degli scrittori e quella molteplicità dei loro [...] dedicato a Giuseppe Parini e ai poeti satirici e didascalici, abbiamo presentato il Casti tra i viaggiatori per l'intelligente Relazione di un viaggio a Costantinopoli, e non abbiamo esitato ad aggiungere alcuni brani degli Animali parlanti per la ...
Leggi Tutto
Frankenstein
Ermanno Detti
Lo scienziato che creò un mostro con i cadaveri
Un essere mostruoso costruito con pezzi di cadaveri prende vita. È buono, ma siccome il suo aspetto è orribile e gli altri [...] l'elemento della chimica e della scienza. Il mostro è creato dall'uomo, dallo scienziato, dalla scienza che, nata dall'intelligenza degli esseri umani, può essere capace di riprodurre e di ricreare.
Mary W. Shelley, che immaginò già ai suoi tempi ...
Leggi Tutto
GUIDALOSTE da Pistoia
Monica Cerroni
Nacque a Pistoia forse nella prima metà del XIII secolo. Fu di professione ioculator, giullare, alla corte di Guido Pace Guidi dei conti di Romena, presso la corte [...] C. Margueron, Recherches sur Guittone d'Arezzo, Paris 1966, pp. 87, 201-203, 264, 419; M. Ciccuto, Il restauro de "L'intelligenza" e altri studi dugenteschi, Pisa 1985, p. 181; T. Saffioti, I giullari in Italia, Milano 1990, p. 52; G. Cherubini, La ...
Leggi Tutto
Doyle, Arthur Conan
Ermanno Detti
L'inventore di Sherlock Holmes
Scrittore inglese vissuto tra l'Ottocento e il Novecento, Arthur Conan Doyle ha creato il detective più famoso del mondo, Sherlock Holmes, [...] scrivere altri racconti con il celebre detective. Ormai il singolare investigatore era diventato famoso in tutto il mondo e rappresentava, per la sua particolarità, un modello, un eroe dall'intelligenza straordinaria, quasi una sorta di superuomo. ...
Leggi Tutto
Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] nei modi della cosiddetta seconda sofistica. Solo che egli sopravanzava di gran lunga tutti gli altri sofisti per intelligenza, raffinatezza, buon gusto; frivolo, ma consapevole di esserlo, investì del suo scetticismo le ragioni stesse che lo ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] . E non è poi vero che le commedie rimangano estranee, non diciamo all'alta fantasia, ma al sentimento e all'intelligenza dell'A.; perché in fondo, nelle parti più vive e meglio riuscite, esse si riportano a quell'ispirazione moralistica riflessiva ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...