Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] ipotesi: «Quando io dico: la natura ha voluto, non ha voluto, ha avuto intenzione, ec., intendo per natura quella qualunque sia intelligenza o forza o necessità o fortuna, che ha conformato l’occhio a vedere, l’orecchio a udire; che ha coordinati gli ...
Leggi Tutto
Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] incarichi di rappresentanza, a Costantinopoli e a Roma. Un nobile di stampo antico, che par sostenere, con garbo e con intelligenza, una parte che tanti altri hanno recitato prima di lui. Eppure - e proprio questo è importante - un tormento nuovo ...
Leggi Tutto
Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] anni, conosciamo approssimativamente la sua formazione nella fanciullezza e nell'adolescenza. Avido di apprendere, dotato d'intelligenza pronta, di felicissima memoria, di grande versatilità, il Muratori studiò grammatica a Vignola, poi, dal 1685 ...
Leggi Tutto
Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] a non lottare contro le opinioni religiose di quel popolo di cui si rimanda l'emancipazione economica e l'immissione come forza intelligente nel vivo dello stato liberale. È chiaro che il Nievo non è convinto della necessità di rimandare: e non ha ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] apostolica e nel 1707 commissario delle Armi per lo Stato pontificio. Del brillante avvenire che gli riservarono la vivace intelligenza, le illustri tradizioni della famiglia e i "grandi appoggi nella Corte" poteva scrivere al proprio governo sin dal ...
Leggi Tutto
MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] de Laclos con le sue Relazioni pericolose, romanzo famoso e terribile, che mostra come può esser feroce l'intelligenza quando sia applicata alle passioni.
Il cortegiano francese (Firenze 1943) raccoglie gli studi del M. su Berni, La Rochefoucauld ...
Leggi Tutto
BIANCONI, Giovanni Lodovico
Ettore Bonora
Nacque a Bologna il 30 sett. 1717 da Antonio Maria, fratello del teologo Giovanni Battista, e da Isabella Nelli.
Compiuti i corsi di umanità e appresa la lingua [...] nella vita di Wieland e sarebbe poi divenuta famosa come scrittrice col nome di Sophie La Roche) doti eccezionali d'intelligenza, e s'era proposto di educarla alle lettere, alle arti e alle scienze. Dalla relazione nacque un idillio che sembrava ...
Leggi Tutto
DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] a Corfù della flotta cristiana sino alla clamorosa vittoria.
Il racconto è minuzioso, e rivela nell'autore una intelligenza disposta più all'analisi che alla sintesi; tuttavia l'importanza degli avvenimenti descritti, la sensibilità dimostrata nell ...
Leggi Tutto
COPIO (Coppio, Copia, Coppia), Sara (Sarra)
Giorgio Busetto
Nacque a Venezia tra il 1588 e il 1590 (veramente l'atto di morte sposterebbe la data, di nascita all'anno 1600 circa: ma la frettolosa annotazione [...] di ricamare e di avere per l'ammalatissimo corrispondente gentili sollecitudini; e si indovina anche una vivida intelligenza, incline alla speculazione filosofica e teologica, fiera della propria appartenenza alla religione e alla comunità ebraica ...
Leggi Tutto
ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] e colla guida di un grande amore per il cristianesimo e la civiltà antica". Ma l'Italia non era ancora matura per l'intelligenza e la rivalutazione del tardo impero. Ai suoi maestri non garbavano la difesa del postclassico, né il suo voler mettere d ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...