Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] indicare un tema in cui si raccolga tutto il senso del libro (l'amore, la voluttà, l'esaltazione dell'intelligenza); ogni insistenza su una formula troppo esclusiva si rivela ben presto inadeguata. Sarà giusto piuttosto dire che la materia vastissima ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] , p. 177).
Si forgiava così quel carattere forte e deciso che tanto avrebbe impressionato i contemporanei: l'intelligenza vivace e anticonformista della F. talvolta conquistava, talaltra indispettiva, gli uomini soprattutto. Lei li ricambiava ora ...
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FOLGORE da San Gimignano (Iacobo di Michele)
Liana Cellerino
Uomo d'armi e poeta, figlio di un Michele che risulta già morto nel 1305, nacque a San Gimignano (presso Siena), forse tra il 1265 e il 1275, [...] all'allegorismo e alla precettistica della cortesia cavalleresca. Il Roman de la rose e, in Italia, il Tesoretto, l'Intelligenza e soprattutto i sonetti del Fiore ne sono i precedenti o concomitanti più conosciuti. L'opera prende occasione dall ...
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IMBONATI, Giuseppe Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 4 luglio 1688 da Giovanni Andrea (1642-1726), conte, e da Marianna Peri.
La famiglia era antica in Como, dove vari suoi [...] del teatro Ducale) sia a Como (dove presiedette l'opera pia "Gallio"), dando in esse prova di grande onestà e intelligenza. Ma, pur impegnato in tante attività, l'I. continuò a coltivare con passione gli studi e divenne anche buon musicista ...
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CANTÙ, Ignazio
Luigi Ambrosoli
Nato a Brivio (Como) il 5 dic. 1810 da Celso e da Rachele Gallavresi, vi rimase fino a undici anni presso il nonno, mentre la famiglia si era trasferita a Milano. Morto [...] 'Enciclopedia popolare fu criticata dalla Rivista europea perché, venendo meno alla sua finalità, non si sarebbe adattata all'intelligenza "degli operai e dei servitori delle città, e dei piccoli proprietari di campagna, per non parlare dei contadini ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] umani tanto più rassicuranti quanto più digitali; il web è un immenso cervello diffuso, a bassa intensità, che respinge l’intelligenza alla periferia. Poi c’è l’aspetto regressivo, o moralistico, che io considero la parte debole del libro: c’è ...
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BOSTICHI, Stoppa (frate Stoppa)
Maria Antonia Gronchi
Scarse e poco sicure le notizie a noi note su questo poeta toscano del Trecento. Di certo appartenne alla famiglia dei Bostichi, allora una delle [...] del frate fiorentino. La fortuna è sì, come già in Dante (cfr. Inf., VII, vv. 67-96), un'intelligenza celeste espressione della provvidenza divina, ordinata da Dio al governo degli "splendori mondani", che essa, con perfetta imparzialità, assegna o ...
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Sirene
Emanuele Lelli
Il fascino ingannevole del canto fatato
Affascinanti esseri dal corpo di uccello o di pesce e dal volto bellissimo di donna, le Sirene rappresentano i pericoli derivanti dalla [...] Sfinge, le Sirene mettono quindi l’uomo di fronte a sé stesso e alla propria capacità di autocontrollo. Solo con l’intelligenza, più che con la forza, egli potrà riuscire a superare la prova.
Le Sirene, affascinanti creature, hanno avuto una grande ...
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Mercurio
Emanuele Lelli
Lo spregiudicato e geniale messaggero degli dei
Originario dio dei pastori e dei viandanti, Mercurio (che in Grecia si chiamava Ermete) simboleggia l’astuzia e l’inventiva, la [...] figura di Mercurio si sovrappone il greco Ermete. All’inizio del Medioevo, identificato con il concetto astratto di intelligenza, Mercurio diviene sposo di filologia, la disciplina che studia la letteratura: così è raffigurato, allegoricamente, nella ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] parodiare Lucano o la Presa di Troia di Nerone. Per la fantasia, l'evidenza del racconto, la sapienza e l'intelligenza del caratterizzare, il Satyricon è una delle più singolari e belle opere della letteratura latina, fuori dei canoni d'ogni scuola ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...