CASALI, Gaetano
Roberta Ascarelli
Nacque a Lucca nei primi anni del XVIII secolo. Ebbe una discreta educazione sia artistica sia culturale, che lo distingueva dalla maggior parte degli attori del tempo, [...] per i ruoli tragici e per le parti gravi ed eroiche: "Quest'onorato galantuomo - scrive ancora il Goldoni -, provveduto di intelligenza e di capacità nel mestiere, di bella statura e di bella voce, parlando bene e con pronunzia avvantaggiosa e grata ...
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LUBIN, Antonio
Rita Tolomeo
Nacque in Dalmazia a Traù (Trogir) il 22 ott. 1809 da Renzo (Lovre) e da Domenica Koščina.
Di famiglia modesta - il padre era fabbro -, il L. frequentò le prime classi nel [...] , politica, nelle due prime cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, ovvero, Dei vantaggi che per l'intelligenza della Divina Commedia si possono trarre dalla conoscenza della cultura del suo autore (ibid. 1864). Quest'ultimo scritto ...
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CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] , novecentesca, nella sua opera di studioso. La sua stessa critica testuale non è tecnica e fine, ma, anzi, mezzo all'intelligenza storico-critica dell'opera di cui il C. si è fatto editore. Né la sua filologia si disgiunge dalla critica letteraria ...
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DOVIZI, Francesco
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena, nel Casentino (prov. Arezzo), quasi certamente nei primi anni del Quattrocento, da Antonio, che esercitava la professione notarile, ereditata [...] Vergareto il 16 luglio 1479. chiese espressamente che al suo posto fosse accolto il figlio Piero, dotato di una brillante intelligenza e di una solida cultura umanistica. La sua richiesta fu accolta e poco dopo anche un altro figlio del D., Bernardo ...
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CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] il 10 giugno, quando l'epidemia si andava ormai manifestando con gran virulenza. In questa occasione si prodigò con intelligenza e abnegazione: cercò di circoscrivere la diffusione del morbo, distribui soccorsi in viveri e in denari e predispose ...
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DEL LUNGO, Torquato
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 20 nov. 1847, primogenito di Rinaldo, impiegato regio, e di Carolina Fioravanti; studiò presso la locale accademia di belle arti come è attestato [...] ad un usuale repertorio accademico, non mostra certo l'eleganza delle composizioni di un Poggi né una particolare intelligenza del contesto urbano. Professionista attento al buon gusto e alla proverbiale misura della tradizione fiorentina, risulta d ...
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BELLI BLANES, Paolo
Ada Zapperi
Nacque a Firenze nel 1774 da Vincenzo Belli e da Maria Romei. Fuggì di casa ancora in giovane età e, cambiato il proprio nome (Paolo Belli) in Pellegrino Blanes, si unì [...] , si spense, non ancora cinquantenne, a Firenze e fu seppellito in Santa Croce.
Attore dal temperamento focoso e dall'intelligenza vivace, il B. si segnalò anzitutto come interprete dell'Alfieri il cui teatro usava rappresentare con un tale impeto di ...
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FERRARIS, Ines Maria
Roberto Staccioli
Nacque a Torino il 6 ag. 1883 da Giovanni e da Margherita Greppi.
Iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di A. Quartero e il 30 nov. 1894 esordi in un concerto [...] duetti con C. Supervia per la Columbia e per la Fonotipia.
Morì a Milano l'11 dic. 1971.
Era cantante dalla sensibile intelligenza musicale e dalla raffinata arte scenica; così ne scriveva la Gazzetta del popolo di Torino: "La sua non è una gran voce ...
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BADOER, Andrea Biagio
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Nacque il 2 febbr. 1515 (1514 more veneto)da Pietro e da Caterina Giustinian; sposò nel 1544 una figlia del ricco Zuanne Corner e trascorse la vita nella carriera amministrativa [...] suggerito a Selim i più nefasti progetti contro la cristianità perché, essendo lui capo di tutta la nazione sua ed avendo intelligenza in ogni loco e per tutte le parti del mondo fa sapere a Sua Maestà molte imperfetioni dei principi, che causano ...
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BELFORTI, Giuseppe
Armando Petrucci
Nacque a Perugia il 26 sett. 1731 da Filippo, professore di logica, medicina e botanica nell'università cittadina. Dopo aver prestato servizio nelle milizie urbane [...] meriti la personalità del modesto erudito umbro: "... Uomo di sommo criterio, di somma erudizione specialmente patria e di somma intelligenza e perizia in ogni genere di antiquaria e d'inusitati vecchi caratteri, è uomo stato sempre utile alla città ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...