BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] mancano documenti che convalidino quanto vien ripetuto, sulla scia degli Annales, dagli altri biografi - Agostino Bonucci, colpito dalla intelligenza e bontà del B., lo avrebbe fatto entrare nell'Ordine dei servi di Maria in Firenze, dandogli il suo ...
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CANTONI, Antonio Gaetano
Francesco Raco
Nacque a Faenza il 7 ag. 1709 dal conte Giovanni Battista e da Giuditta dei conti Cattoli, in un'antica famiglia d'origine lombarda, un ramo della quale si era [...] pontificio che non avevano rendite molto cospicue. Il C. aveva tutte le qualità per riuscire nell'intento: una viva intelligenza, un'ottima presenza (Fabri, p. XXX: "Un'alta statura, una proporzionata eleganza in tutte le membra, un amabil contorno ...
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DETI, Giovan Battista
Matteo Sanfilippo
Nacque a Firenze fra il 1578 e il 1581 da famiglia patrizia lontanamente imparentata con Clemente VIII e fu chiamato a Roma ancora fanciullo per volontà del nipote [...] si servì anche di abitazioni degli Aldobrandini per dare feste e ricevimenti.
Nonostante le accuse di scarsa intelligenza e poche lettere rivoltegli dai suoi contemporanei, il D. ebbe certamente velleità culturali: patrocinò rappresentazioni teatrali ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] 1978, seppe stabilire ben presto un legame diretto con le masse dei fedeli, anche grazie alla sua capacità di usare con intelligenza i nuovi mezzi di comunicazione per parlare a tutta l'umanità. Il suo primo invito fu questo: "Aprite le porte a ...
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Teologo francese (Cambrai 1896 - Parigi 1991). Iniziatore e animatore della scuola teologica di Lione, legò la scienza teologica al contesto sociale e culturale della tradizione, giustificando lo sviluppo [...] (come l'idea di soprannaturale); la rivalutazione dell'allegoria e del simbolismo quali strumenti più idonei a penetrare l'intelligenza della Scrittura e della storia sacra; il significato che assume la presenza attiva di Dio nell'uomo e nella ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] è forma e non ha quantità o qualità o peso, non è in un luogo, non vede, non ha tatto sensibile, non è né anima, né intelligenza, non è numero, né ordine, né grandezza, non è sostanza, né eternità, né tempo, non è tenebra e non è l., non è errore e ...
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Maometto
Cristiana Baldazzi
Il profeta dell’Islam
Maometto (dall’arabo Muhammad) è il fondatore dell’Islam. Vissuto tra 6° e 7° secolo, quando aveva quarant’anni ricevette attraverso l’arcangelo Gabriele [...] della ricca vedova Khadija, anch’essa della tribù dei Quraysh. Nonostante le differenze economiche, Khadija – probabilmente attratta dall’intelligenza e dall’onestà di Maometto – decide di sposarlo. Il matrimonio dura circa venti anni, cioè fino alla ...
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FAZZI, Francesco Brunone
Carlo Fantappiè
Nacque a Calci (Pisa) da lacopo Antonio di Giovanni Maria; e fu battezzato il 23 febbr. 1726. Discendente di una famiglia da lungo tempo dimorante in Pisa, il [...] , il F. è stato giudicato "un chiaro esempio di ecclesiastico capace di avanzare grazie alla propria cultura ed intelligenza, nonostante le sconfitte ed i giudizi affrettati dei superiori" (Greco, La parrocchia..., p. 188).
Il conferimento della ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] intanto erano utilizzati altri spunti di riflessione.
Nel De civitate Dei (XXII, 24) Agostino attribuiva tutte le arti all'intelligenza umana, le distingueva in necessarie e voluttuarie, ma metteva in luce che la mente poteva applicarsi anche a cose ...
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BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] da fra, Salimbene; li riduce, anzi - sia stato fatto questo intenzionalmente o no -, al minimo indispensabile per la semplice intelligenza del testo.
B. iniziò la sua attività "profetica" (si vedrà più avanti che senso dà fra, Salimbene alla parola ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...