Anatomista e medico (Roma 1654 - ivi 1720). Lettore di anatomia alla Sapienza (1684) e prorettore, contribuì col suo insegnamento alla riforma degli studî medici, per i quali propugnò un indirizzo eminentemente [...] mediali del corpo calloso alla quale ha legato il suo nome; un trattato di Anatomia per uso et intelligenza del disegno, con tavole eseguite su preparazione del chirurgo B. Genga, 1691; pubblicazione delle inedite Tabulae anatomicae clarissimi ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] , la concupiscenza (meṯya᾽ḇānûṯâ) nei reni e la sensibilità (rḡešṯā) nel cervello. Ahudemmeh spiega inoltre che il cervello 'serve' l'intelligenza e i cinque sensi la dischiudono. Il cuore, a sua volta, è in funzione della conoscenza, e il fegato, lo ...
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Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] , la generale correlazione presente tra i punteggi di tutti i test veniva spiegata dall'esistenza di un fattore di intelligenza generale, o fattore g - un costrutto che a distanza di tre quarti di secolo dimostra tuttora piena validità psicometrica ...
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CORTESI, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Bologna nel 1553 o 1554, da famiglia umile e povera di origine cittadina. Tra i suoi antenati troviamo Giovanni, uno degli anziani del Comune bolognese, [...] di bagni caldi. Appunto in qualità di barbiere entrò allo ospedale di S. Maria della Morte, dove rivelò presto un'intelligenza eccezionale e una gran passione per lo studio. Incominciò a studiare grammatica, filosofia e medicina, con l'aiuto di ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] casi clinici con un deficit alla m. temporanea che, tuttavia, non pregiudica completamente gli apprendimenti né l’intelligenza, cioè la possibilità di operare su informazioni temporaneamente attivate. L’esecutivo centrale ha una pluralità di funzioni ...
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ALTOMARE, Donato Antonio
Alberto Merola
Nato a Napoli nei primi decenni del sec. XVI, studiò dapprima diritto, come era nelle tradizioni della sua famiglia (il fratello Tommaso fu giureconsulto), e [...] con i migliori ingegni napoletani del suo tempo, dal Tansillo ai Della Porta, l'A. fu stimato uomo virtuoso e di acuta intelligenza speculativa e raggiunse tale fama da essere ancora ricordato da T. Boccalini in un elenco di medici famosi di tutti i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] di G. Mucciarelli, Bologna 1987.
S. Sighele, La folla delinquente (1891), a cura di C. Gallini, Venezia 1985.
S. Sighele, L’intelligenza della folla (1903), a cura di M. Pasini, Genova 1999.
R. Ardigò, L’inconscio (1908), a cura di I. Testoni, Milano ...
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Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] un sistema puramente fisico. In questo modo Hobbes anticipava la posizione dei funzionalisti moderni e degli studiosi dell'intelligenza artificiale, di cui si parlerà più avanti. Secondo Descartes, invece, la conoscenza è l'attività specifica di un ...
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Eugenica
GGarland E. Allen
di Garland E. Allen
Eugenica
sommario: 1. Introduzione. 2. Evoluzione storica. 3. Le teorie genetiche contemporanee e le loro basi scientifiche: a) genetica medica; b) genetica [...] i famosi studi sui gemelli di Cyril Burt, che hanno costituito la base di tante ricerche sull'ereditarietà del quoziente di intelligenza, si basavano su un campione di sole 53 coppie di gemelli, messo insieme in oltre quarant'anni di ricerche). Altri ...
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Individuo o specie animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto al normale: può dirsi con riferimento preciso al nanismo o in un senso più generico. Il fenomeno del nanismo destò sempre [...] mitologia germanica, invece, i n. (ted. Zwerg; ingl. dwafr), affini agli elfi, hanno una certa importanza: dotati di intelligenza e scaltrezza, abitano nell'interno delle montagne, sono minatori (quindi possessori e custodi di tesori, come quello del ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...