ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] dal padre di lui, responsabile dell’Istituto della Enciclopedia italiana. A quella rivista, portavoce della più viva intelligenza critica del tempo, fatta chiudere dal regime nel ’40, Anceschi collaborò sia con poeti e critici appartenenti ...
Leggi Tutto
DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] di Pisa; contenenti la scienza dell'uomo, e la scienza della natura, espurgate da tutte le ipotesi, e ridotte alla intelligenza comune), riferito non solo ai due volumi, ma ad una serie di altri (dedicati presumibilmente alla "scienza della natura ...
Leggi Tutto
Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] sue teorie sono divenute le fondamenta di una delle critiche più note al programma di ricerca classico sull'intelligenza artificiale. Egli ha affermato che le attività puramente combinatorie dei calcolatori convenzionali non saranno mai in grado di ...
Leggi Tutto
Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] di una semplice modificazione fisiologica, ma è l'effetto di un'inclinazione che, senza escludere una forma irriflessa d'intelligenza, succede insensibilmente al libero volere (Ravaisson 1838, pp. 36-37). Per provare l'infondatezza di una spiegazione ...
Leggi Tutto
Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] .B. Gosling, C.C.W. Taylor, The Greeks on pleasure, Oxford, Clarendon Press, 1984.
M. Migliori, L'uomo fra piacere, intelligenza e bene. Commento storico-filosofico al Filebo di Platone, Milano, Vita e pensiero, 1993.
S. Natoli, Dizionario dei vizi e ...
Leggi Tutto
La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] che riduzionista o analitico. Gli studi condotti in quest’ambito riguardano alcuni particolari aspetti della v., come l’intelligenza, l’evoluzione, il linguaggio, lo sviluppo ecc., perciò vertono su sistemi che presentano solo alcune proprietà ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] es. per quanto riguarda i concetti di algoritmo, di programma, di calcolabilità, e con le ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale. Il programma filosofico teso a trovare solidi fondamenti per la m. ha subito tuttavia numerosi insuccessi, a ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] Calogero in La logica del giudice e il suo controllo in Cassazione (1937); e R. Sacco si era soffermato con intelligenza, in Il concetto di interpretazione del diritto (1947), sui pregiudizi dell'interprete intorno al contenuto delle norme giuridiche ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] e nella prospettiva di un pensiero dell’animalità; anche gli animali, nella loro ‘materia pensante’, posseggono in forme diverse intelligenza e sensi, come ricorda nel canto VII dei Paralipomeni:
Che certo s’estimar materia frale / dalla retta ragion ...
Leggi Tutto
Modernità
David Frisby
Introduzione
Sebbene il concetto di 'modernità' abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del XIX secolo, lo studio delle caratteristiche, della [...] dell'egoismo (indebolirsi dell'integrazione) e dall'anomia (indebolirsi della regolamentazione). L'egoismo dà luogo a un'intelligenza ipercoltivata, a un pensiero privo di oggetto, a un mondo di sentimenti e di rappresentazioni del tutto individuale ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...