Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] soltanto lo stato di n. decaduta, quello in cui, perduti i doni soprannaturali e preternaturali, l’uomo, indebolito nell’intelligenza e nella volontà, è incapace di frenare la concupiscenza e vincere le tendenze disordinate che lo inclinano al male ...
Leggi Tutto
In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] . Fra gli approcci più innovativi possono certamente essere annoverati quelli che hanno mutuato tecniche proprie dell’intelligenza artificiale, favoriti sia dalla crescita delle capacità computazionali sia dalla disponibilità di una sempre più vasta ...
Leggi Tutto
Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] ritrovarli nel centro del suo essere: il cuore. Zhu Xi riprese così l'insegnamento di Mencio, affermando: "Il cuore è l'intelligenza spirituale, con la quale l'uomo contiene tutti i principi ed è in corrispondenza con tutte le cose".
Egli centrò l ...
Leggi Tutto
BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] divina come consistente nella conoscenza che Dio ha dell'infinita molteplicità delle cose e come comprendente nella sua intelligenza una pluralità infinita di enti o monadi esistenti ab aeterno e necessariamente.
Nel 1869 usciva La filosofia greca ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] di vita e attività dello spirito, da quelle più elementari della sensazione, o addirittura del sogno, a quelle più elevate di intelligenza e di volontà; anche qui, come già nella logica, si tratta però di uno studio dialettico, per cui quelle che ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] della Natura e di analizzare le proprietà dei diversi segmenti dell'insieme; teologica, poiché si vuole giustificare l'intelligenza creatrice svelando l''equilibrio della Natura'.
Lo svedese Linneo (Carl von Linné, 1707-1778), che esorta i suoi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] . Per i cattolici illuminati la promozione di una «regolata devozione» è costantemente accompagnata all’esercizio di una «intelligenza moderata», sia che si tratti di filologia biblica sia dello studio della natura (Lamindo Pritanio [L.A. Muratori ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] e questo scopo è la libertà.
La filosofia – avrebbe scritto Bertrando più tardi – non è «una semplice ricreazione dell’intelligenza», ma essenza «di tutti gli atti della vita civile, politica e sociale», e «principio efficacissimo di attività pratica ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] esse il loro assenso con tutta la sollecitudine possibile, affinché essi, illuminati da quella, possano donare la luce dell’intelligenza ad altri, e che ne siano assidui difensori (Praefatio in libros De regimine principum, 1607, pp. XVIII-XIX).
Il ...
Leggi Tutto
Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] dei lavoratori consiste nella ripresa del concetto di ceto; un'altra nell'accentuazione delle differenze individuali (d'intelligenza, forza di volontà, 'valore'), che vengono indicate come cause dell'appartenenza a una classe: "ognuno è artefice ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...