(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] la successione dell'ancor giovanissimo figlio Guglielmo al trono di Prussia e a quello di Germania. Il nuovo imperatore, d'intelligenza vivace ma troppo inquieta e mutevole a seconda degl'influssi varî e dei momenti, animato anche da buona volontà di ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] statali di Hegel costituivano la parte più numerosa di quella classe media all'interno della quale egli situava l'intelligenza compiuta della massa della popolazione (v. Hegel, 1821).
Non si era mai avuta una concezione così elevata del ruolo ...
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Renato Santagata de Castro
Abstract
La presente voce ha ad oggetto l’analisi delle questioni interpretative poste dalla disciplina del trasporto di persone contenuta nel codice civile. Fulcro della [...] dovere di cooperazione del passeggero. Poiché il contratto ha ad oggetto il trasferimento di un essere umano dotato di intelligenza e volontà, il passeggero, in quanto tale, è tenuto all’assolvimento di un fondamentale dovere di cooperazione col ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] , 7° tomo, 1ª parte, Paris, Letouzey et Ané, 1927, pp. 369-437.
A. Milano, La trinità dei teologi e dei filosofi: l'intelligenza della persona di Dio, in Persona e personalismi, a cura di A. Pavan, A. Milano, Napoli, Dehoniane, 1987, pp. 1-327.
E ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] oppositore del liberalismo, il disgraziato difensore del potere temporale; Leone XIII (1878-1903) è il papa dalla vasta intelligenza, che si rende conto di tutte le tendenze del secolo e dell'importanza della questione sociale, il promotore degli ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] solida del diritto alla proprietà privata.Locke riteneva che la proprietà traesse origine dal lavoro umano - dall'impatto dell'intelligenza e degli sforzi dell'uomo sul mondo naturale. Nel tempo, con l'invenzione della moneta come mezzo di scambio ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] apostolica e nel 1707 commissario delle Armi per lo Stato pontificio. Del brillante avvenire che gli riservarono la vivace intelligenza, le illustri tradizioni della famiglia e i "grandi appoggi nella Corte" poteva scrivere al proprio governo sin dal ...
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CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] ferrarese della seconda metà del Cinquecento il C. fu un personaggio importante. Il Tasso nel Messaggiero loda la sua intelligenza delle umane lettere e la sua affabilità; P. Sacrati gli diresse una delle sue epistole ringraziandolo dell'onore che ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] -1410), il Rinascimento s'inizia con l'opera passiva delle traduzioni, che diffondono una conoscenza più profonda e un'intelligenza meno inesatta dell'antichità. Sono traduzioni integre o parziali, come le Tragedie di Seneca, di Antoni Vilaregut, il ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] autonomo, sollecitando le istituzioni locali e, se del caso, supplendo alla loro inerzia, interpretando con duttilità e intelligenza il problematico rapporto tra un centro politico e amministrativo lontano e isolato e una periferia distante e spesso ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...