FERRATI, Sara
Emanuela Del Monaco
Nacque a Prato da Ezio e da Gemma Tassinari il 9 dic. 1919. All'età di tredici anni abbandonò gli studi intrapresi e, superando l'opposizione paterna, si iscrisse ai [...] della F., una recitazione composta in eguale misura di immedesimazione e di distacco, in cui l'emozione era filtrata dall'intelligenza e in cui l'assenza quasi polemica e provocatoria di ogni retorica era compensata da una dose notevole di ironia ...
Leggi Tutto
CORREGGIO, Girolamo da
Gigliola Fragnito
Secondogenito di Giberto, conte di Correggio, e della poetessa Veronica Gambara, nacque a Correggio nel febbraio del 1511 e fu battezzato nella basilica di S. [...] raffinata ed elegante di quella corte in cui principi delle vicine corti e letterati venivano richiamati dalla vivace intelligenza della madre. Dalla madre ereditò il gusto di circondarsi di uomini di cultura e le capacita epistolografiche che ...
Leggi Tutto
GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] ballo in maschera di Verdi a Roma (teatro Apollo, 17 febbr. 1859), dove fu apprezzato per l'intelligenza interpretativa più che per le qualità vocali, offuscate da un'indisposizione che compromise anche alcune repliche.
Ristabilitosi definitivamente ...
Leggi Tutto
DRAGO, Maria Giacinta
Giovanni Assereto
Nacque il 31 genn. 1774 a San Francesco di Albaro presso Genova da Giacomo e da Geronima Bottino (non da Francesca Montorsi, come molti biografi hanno erroneamente [...] . Ben presto, però, più che la salute cagionevole di Pippo e Cichina furono l'estrema sensibilità e la precocissima intelligenza del primo a richiamare la sua attenzione: l'eccezionale intelletto del bambino la appassionava, ma insieme la sgomentava ...
Leggi Tutto
D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] particolari. Trattando dei rapporti tra diritto e morale il D. sostiene che l'atto morale è costituito unicamente dalla intelligenza e dalla volontà senza l'elemento sensibile che da morale lo rende giuridico. In altri termini l'azione determinata ...
Leggi Tutto
BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] della Repubblica le sue finissime qualità di uomo di governo, un acuto senso politico e una rara intelligenza. Spirito sostanzialmente pacifico, egli seppe tuttavia, quando Filippo Maria Visconti minacciava Venezia, esercitare con valore ed energia ...
Leggi Tutto
DRACHIO QUINZIO, Baldassarre (Baldissera)
Giuseppe Gullino
Nacque nel 1532, probabilmente a Venezia, dal momento che in un tardo scritto di memorie (l'Apologia, del 1608) afferma di avere iniziato a [...] D. difendeva ancora una volta la sua azione, improntata per il lungo corso di sessantadue anni a tre costanti: fedeltà, intelligenza, ragione, e forniva un elenco delle sue opere di carattere tecnico, solo in parte conservate. Ad esse va aggiunto il ...
Leggi Tutto
GRANFORTE, Apollo (Apollinare)
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Legnago, nel Veronese, il 20 luglio 1886. Nel 1905 emigrò con la moglie in Argentina; dotato di una potente voce baritonale, intraprese [...] e al Filarmonico di Verona.
La sua voce pastosa ed espressiva, che egli seppe sempre usare con intonazione perfetta e intelligenza artistica, gli procurò subito un ampio consenso di pubblico, tanto che possiamo oggi considerare il G. uno dei baritoni ...
Leggi Tutto
BONICELLI, Michelangelo
Gino Benzoni
Nato nel 1569, entrò nell'Ordine dei minori osservanti. Era "lettore di theologia" nel convento di S. Francesco della Vigna a Venezia, quando la contesa dell'interdetto [...] santo e non a' particolari"; tant'è vero che "il spirito santo abbandonò i profeti istessi et gli privò di lume dell'intelligenza per quanto gli piacque" - evidente, a questo punto, come il B. stia pensando agli incauti furori di Paolo V - "ma non ...
Leggi Tutto
BINI, Telesforo
Ubaldo Tintori
Nato a Villa Basilica (Lucca) il 19 gennaio 1805, da Tommaso e da Maria Vittoria Pollera, compì gli studi nel seminario arcivescovile; fu ordinato sacerdote il 22 marzo [...] da profonda amicizia, curò l'edizione di scritti inediti "del buon secolo della lingua", senza però la necessaria intelligenza critica nella costituzione del testo; incorse perciò in vistosi errori che suscitarono polemiche fra gli studiosi.
Opere ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...