Epstein, Julius J.
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a New York il 22 agosto 1909 e morto a Los Angeles il 30 dicembre 2000. Negli anni Quaranta, lavorando sotto contratto alla Warner [...] Bros. insieme al fratello gemello Philip G. (m. 1952), si distinse per l'efficienza, il pragmatismo e l'intelligenza, privilegiando l'adattamento di romanzi e testi teatrali alla scrittura di opere originali, esposte agli interventi della censura o ...
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Baritono italiano (Il Cairo 1923 - Milano 1998). Allievo di U. Carrozzi a Milano, esordì nel 1949 in Aida. Scritturato subito dopo dalla Scala, iniziò una brillante carriera internazionale che lo portò [...] e stranieri. Artista versatile, aveva un repertorio vastissimo comprendente oltre 200 opere. La padronanza dei mezzi vocali e l'intelligenza scenica gli permisero di affrontare con pari successo ruoli sia tradizionali sia di autori contemporanei. ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] trascendentale, che solo è immortale.
Sul piano politico il C. denuncia le gravi conseguenze di tale identificazione tra Io e Dio, tra intelligenza e volere, che tutto permette a chi riesca a farlo: "Se è vero che lo Stato etico è tutto e noi siamo ...
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CIMAGLIA, Natale Maria
Vito Masellis
Fratello di Domenico, nacque a Vieste (Foggia) il 12 sett. 1735 (come risulta dall'atto di battesimo) da Orazio e Grazia Abenante. Trasferitasi la famiglia nel 1739 [...] a Foggia (ove il padre intendeva rivendicare alcuni diritti sul patrimonio avito), il C. visse colà i primi anni. Di intelligenza molto vivace, fu avviato precocemente agli studi e condotto a Napoli - secondo suo desiderio - per essere affidato alle ...
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Soprannome col quale è noto il pittore fiorentino Nozzo di Pierino (prima metà del sec. 14º): uomo di proverbiale dabbenaggine, figura nel Decameron (VIII, 3a e 6a; IX, 3a e 5a) come vittima di grandiose [...] burle degli amici Bruno, Buffalmacco e altri. C. è il prototipo della stupidità umana, che la pretende a furberia (donde il comico), contrapposta a quella intelligenza e saviezza che è uno degli ideali del Decameron. ...
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Bujold, Geneviève
Simonetta Paoluzzi
Attrice cinematografica franco-canadese, nata a Montreal il 1° luglio 1942. Dall'aspetto minuto ma con forte temperamento, ha saputo connotare con la sensibilità [...] degli anni Sessanta, le grandi produzioni statunitensi, alcune interessanti realizzazioni canadesi) i personaggi interpretati sempre con intelligenza e in cui ha lasciato a tratti affiorare un'inaspettata inquietudine, così come una sicurezza che ...
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BANCHIERI, Antonio
Elvira Gencarelli
Nacque a Pistoia da una antica e nobile famiglia, nel 1667 (era pronipote di Clemente IX Rospigliosi).
Durante il pontificato di Innocenzo XII, nel 1692, si recò [...] conferite le cariche di protonotaro apostolico, ponente della consulta e consultore della congregazione dei riti.
Si distinse per abilità, intelligenza e cultura, sì che nel 1703 Clemente XI lo nominò vicelegato di Avignone sino all'8 ag. 1706. Nel ...
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Attore, mimo e regista teatrale statunitense (New York 1925 - Newton, Massachusetts, 2018). Formatosi in Francia alla scuola di É. Decroux e di M. Marceau, seguì la compagnia Decroux a Parigi e in Israele [...] , dove acquistò un ruolo tutto particolare per il suo gusto europeo e per la sua estrema versatilità. Interprete di rara intelligenza e preparazione si è cimentato con lo stesso successo in opere classiche e moderne (Aspettando Godot di Beckett, 1956 ...
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CARLETTI, Francesco Saverio
Eluggero Pii
Nacque a Montepulciano (Siena) il 31 genn. 1740 da una nobile famiglia, insignita del titolo comitale ma di modesta fortuna. Da giovane il C. dedicò particolare [...] famiglia e con speculazioni ben riuscite consolidò notevolmente il patrimonio. Non prestò altrettanta cura agli studi: benché di intelligenza vivace, fu però di mediocre sapere a giudizio dei contemporanei che lo conobbero all'apice della sua fortuna ...
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CARAFA, Francesco
Mirella Giansante
Nacque a Napoli il 29 apr. 1722 da Adriano, duca di Traetto, e da Teresa Borghese. Compiuti gli studi secondari a Napoli, nel 1744 si recò a Roma per frequentare [...] i corsi alla Sapienza, ove si laureò brillantemente in utroque iure il 22 marzo 1747. La nobile origine e la vivace intelligenza gli aprirono le porte della Curia e subito divenne cameriere segreto di Benedetto XIV. Dal 1748 al 1754 fu vicelegato a ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...