BERTOLDO di Giovanni
Charles Seymour jr.
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1440. Mancano notizie della vita di questo scultore, il quale fu il più impartante allievo di Donatello.
Di scarso [...] e umanistica, i suoi stretti rapporti con l'ambiente storico di Lorenzo de' Medici e la vigorosa originalità della sua intelligenza, esemplare del primo Rinascimento, quale ci viene rivelata in una lettera a Lorenzo del 29 luglio 1479.
L'attività ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] mantovana della Ss. Trinità), la pittura del F. si arricchisce di timbri e paste venete, mentre matura l'intelligenza degli allestimenti scenici, con scorci figurali dove le ombre acquistano un ruolo comprimario, vestendo le immagini di costante ...
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GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] , seppe comunque trovare altre fonti di ispirazione, bene orientandosi tra quei pittori che a Firenze avevano con più intelligenza assimilato e riproposto la lezione di Masaccio. È evidente, per esempio, che la messa in scena dell'Annunciazione ...
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GARBARI, Tullio
Antonello Negri
Nacque il 14 ag. 1892 a Pergine Valsugana, nel Trentino, da Ubaldo e Adelgunda Toller.
Studiò alla Scuola reale superiore elisabettina di Rovereto tra 1906 e 1908, quando [...] nell'ultimo periodo, avvertiva (1932) nella sua pittura - generalmente caratterizzata da "un primitivismo conquistato a forza d'intelligenza e volontà" e aliena da ogni ricerca di gratuito artificio formale - "la poesia semplice, fervorosa e diretta ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] edifici di servizio: cose tutte coerenti e in certo qual modo aggiornate nelle loro evidenti aperture illuministiche. Ancora, intelligenza e buon gusto sorressero il C. in interventi di restauro e integrazione, sia su edifici monumentali (palazzo ...
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PALADINI, Filippo
di Lorenzo
Stefania Vasetti
– Nacque a Pistoia intorno al 1559, come si ricava da un atto notarile del 1603 (Archivio di Stato di Firenze, Notarile moderno 9719, cc. 27v-31v), in [...] più alta della facciata sulla piazza e di quella verso S. Rocco e in particolare dipinse le figure della Gloria, dell’Intelligenza e della Pace e scomparti con paesaggi (Frosini, 1979, pp. 1484 s., nonostante i documenti nella critica si è fatta ...
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CAMMARANO, Salvatore
Ariella Lanfranchi
Nacque a Napoli il 19 marzo 1801 da Giuseppe e da Innocenza Mazzacane. Della vita e degli studi giovanili (oltre che poeta e librettista fu anche pittore e scenografo) [...] dei versi e delle note...": Cesari-Luzio, p. 473), e che il librettista dovesse sottomettersi con duttile intelligenza ma non supina arrendevolezza alla volontà spesso dispotica dei compositori, il C. seppe arricchire il limitato panorama delle ...
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GIOJA, Edoardo
Gloria Raimondi
Figlio di Belisario e di Marianna Giovannelli, nacque a Roma il 27 sett. 1862.
Compiuti gli studi classici in un istituto francese di Roma, si dedicò alla pittura sotto [...] interno dell'effimero padiglione delle feste, progettato da Marcello Piacentini, L'Italia vittoriosa con la forza e l'intelligenza, un fregio allegorico composto da tredici pannelli a olio su tela di cui undici sono conservati alla Galleria nazionale ...
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MAGINI, Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Fano il 16 sett. 1720, figlio di Francesco, orefice, e di Elisabetta Ceccarini, sorella di Sebastiano, pittore fanese di buone qualità e di un certo successo soprattutto [...] il repertorio saldamente governato: un fitto tessuto di cose semplici e di generi alimentari primari, esplorato con profonda intelligenza pittorica, assemblato secondo una limpida e rigorosa perspicuità impaginativa - per spiegare la quale si è fatto ...
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BARBARI, Iacopo de'
Creighton Gilbert
Veneziano, la sua prima opera datata (1500) è una grande Veduta di Venezia (xilografia, di M.2, 83 per 1,36, su sei legni, siglata col caduceo che in altre sue [...] dei giorgioneschi con l'empirismo senza compromesso del nord. Così, se manca di grandezza artistica, il B. ha, per intelligenza di concetti, una importanza altissima nella storia della cultura.
Bibl.: L. Servolini, I. de' B., Padova 1944, offre una ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...