Filosofo greco (499-428 a. C.); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla [...] , dato ad essi da Aristotele. In origine le omeomerie erano in uno stato di caotica mescolanza, poi l'intelligenza divina (Νοῦς) le ordinò imprimendo un movimento alla massa caotica sì da determinare l'aggregazione delle particelle omogenee con ...
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(XIV, p. 560)
Termine introdotto da F. Galton (1822-1911) nel 1883 nel libro Inquiries into the human faculty, per indicare il programma di miglioramento della specie umana attraverso matrimoni selettivi. [...] . L'attribuzione di tale quoziente a un singolo gene mendeliano sembrava dare la possibilità d'intervenire per migliorare l'intelligenza della popolazione nel suo complesso.
Il movimento eugenetico si espanse notevolmente fra il 1910 e il 1940 ...
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LUIGI XIV il Grande, re di Francia
Carlo Morandi
Nacque a Saint-Germain-en-Laye il 5 settembre 1638 da Luigi XIII e Anna d'Austria, dopo ventitré anni di matrimonio infecondo, e fu battezzato coi nomi [...]
Il fanciullo crebbe in una sorta d'isolamento, estraneo agli affetti familiari. La scarsa vivacità naturale parve un indice d'intelligenza torpida e fiacca; era invece il faticoso temprarsi d'un carattere nell'ambiente sordo e ostile della corte che ...
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STANCARO, Francesco
Teologo, polemista e riformatore, nato a Mantova verso il 1501 (non, come si è detto spesso, da famiglia ebraica), morto a Stobnica (Polonia) il 12 novembre 1574. Prete, intorno al [...] A Basilea, nel 1547, pubblicò l'Opera nuova della riformatione si della dottrina cristiana come della vera intelligenza dei sacramenti e una grammatica della lingua ebraica. Trasferitosi a Chiavenna, diede, a proposito della controversia eucaristica ...
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Cardinale, zio di Napoleone (era fratello di Letizia Bonaparte), nato ad Aiaccio il 3 gennaio 1763, morto a Roma il 13 maggio 1839. Arcidiacono di Ajaccio, la Rivoluzione lo costrinse a lasciare l'abito [...] di persuadere il papa al viaggio a Parigi e alla consacrazione dell'imperatore. La missione ebbe successo, ma la limitata intelligenza e la grande vanità dell'ambasciatore non fecero che inasprire i primi germi di dissidio fra Napoleone e Pio VII ...
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TOFANO, Sergio
Attore, nato a Roma il 20 agosto 1886. Suo padre Eugenio era alto magistrato. Fu allievo della facoltà di lettere dell'università di Roma e della R. Scuola di recitazione allora diretta [...] Niccodemi; infine dal 1927 è stato a capo di compagnie dirette da lui.
Attore di molta eleganza e di coltivata intelligenza, pregiato anche in caratteri umani ma soprattutto in figure caricaturali e macchiette tendenti al grottesco, conta fra le sue ...
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Piccole canzoni su parole galanti e pastorali, in voga in Francia durante i secoli XVII e XVIII. Sotto il titolo brunettes ou petits airs tendres l'editore Ballard pubblicò nel 1705 una collezione di tali [...] tuttora: melodie tenere, agili, leggiere, che non stancano mai e che parlano molto più al cuore che all'intelligenza.
In queste canzonette la pastorella viene generalmente chiamata Brunette oppure Lisette; difatti negli scritti del tempo esse si ...
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LACRETELLE, Jacques de
Scrittore francese, nato a Cormartin (Saône-et-Loire) il 14 luglio 1888. Nel 1930 ebbe, per il romanzo Amour nuptial, il Grand Prix del romanzo; nel 1938 è stato eletto membro [...] 'intreccio poco più che un pretesto per raccontare delicate reazioni psicologiche rese molto abilmente, anche se, talora, con più intelligenza che emozione.
Delle sue numerose opere si ricordano: La mort d'Hippolyte (1926); Le Christ aux bras étroits ...
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Pittore, nato a Brühl (Colonia) il 2 aprile 1891. Dal 1909 al 1914 studiò filosofia all'università di Bonn; dopo la guerra fondò a Colonia un gruppo dadaista, molto attivo dal 1918 al 1920. Nel 1922 si [...] del silenzio, 1944; ecc.) è guidata dall'intenzione di registrare nel modo più fedele, escludendo ogni intervento dell'intelligenza e della volontà, le visioni che germinano spontanee dalla subcoscienza, per poter assistere, come uno spettatore, alla ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] di chi l'ha preceduto contro il governo di uno solo, ma nel contempo attacca duramente la moltitudine, priva di intelligenza, insolente, buona a nulla. Conclude Dario, che approva la polemica di Megabizo contro la democrazia, ma critica anche il ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...