I filosofi, a cominciare dal tardo stoicismo, designano col termine di consensus gentium il criterio di verità per il quale una tesi appare come vera in quanto in essa convengono, al di là delle singole [...] si presentò nell'aspetto della dottrina del "senso comune", inteso come il complesso di quelle verità che ogni intelligenza doveva di necessità riconoscere: ma già in questa formulazione era in germe quel nuovo concetto della necessità logica, che ...
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JOHNSON, Eyvind
Mario GABRIELI
Romanziere svedese nato a Boden il 29 luglio 1900.
Appartiene a quel gruppo di scrittori "proletarî" che verso il 1920 si raccoglievano intorno a G. Hedenvind-Eriksson [...] , 1930; Bobinack, 1932). Inizialmente vicino agli scrittori primitivisti e freudiani, se ne distaccò più tardi per la sua fredda e ironica intelligenza e per il suo pathos contenuto (Nu var det 1914, S'era nel 1914; Här har Du ditt liv!, Eccoti la ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] Si può dire che, giovanissimo, il F., considerato il principe ereditario di questa dinastia, aiutato da un'intelligenza stimolata precocemente da un'educazione raffinata, fosse già consapevole della sua vocazione d'intellettuale.
Fin dalla primissima ...
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BARBARO, Giosafat
Roberto Almagià
Nacque nel 14 13 a Venezia "nel confino di S. Maria Formosa" dove infatti, sul lato nord-ovest del Camp3, era un palazzo di proprietà Barbaro; rimasto orfano del padre, [...] e scrisse possiamo giudicarlo uomo di notevole cultura nel campo geografico e marìnaro, dotato anche di preparazione e intelligenza nel trattar negozi politici e diplomatici. Nel 1434 sposò Nona figlia di ser Arsenio Duodo. Dedicatosi alla mercatura ...
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razionale e irrazionale
Simona Argentieri
Due dimensioni complementari
Un comportamento, un’azione, un discorso, sono razionali quando sono ordinati, conformi alla ragione, svolti con criteri scientifici. [...] necessarie per le funzioni intellettuali, per l’apprendimento e la conoscenza. Anche gli scienziati infatti parlano ormai di intelligenza emotiva. Non si impara – e non si insegna – nulla se non ci sono passione, interesse o almeno curiosità ...
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antielitismo
(anti-elitismo), s. m. La tendenza al contrasto sistematico dei privilegi delle élite.
• A regnare è ormai l’antielitismo, non solo per la delusione che si prova nei confronti delle classi [...] che comandano godono di privilegi che non si sono meritati con la propria fatica, con la propria preparazione, con la propria intelligenza. [...] Chiunque, vedendo costoro, si chiede: perché non ci sono io al loro posto? Perché non prendo io il loro ...
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L’insieme dei metodi d’indagine psicologica che tendono al raggiungimento di valutazioni quantitative del comportamento umano o animale.
La nascita della p. si può far coincidere con quella della psicologia [...] la psicologia sperimentale e l’applicazione dei test psicologici. Al nome di A. Binet sono legati i primi test d’intelligenza; C. Spearman per primo, nel 1904, usò una complessa tecnica matematica, l’analisi fattoriale, per l’interpretazione di dati ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] casi clinici con un deficit alla m. temporanea che, tuttavia, non pregiudica completamente gli apprendimenti né l’intelligenza, cioè la possibilità di operare su informazioni temporaneamente attivate. L’esecutivo centrale ha una pluralità di funzioni ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] cagionò la frattura del cranio e perdite abbondantissime di sangue, tre anni di cure valsero a salvargli, sì, vita e intelligenza, non a ridargli la perduta gaiezza, e meno ancora a infondere vigoria in quel suo corpicino esile e quasi evanescente ...
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SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] , a trattare questioni aride e oziose in confronto dei problemi della vita umana e della natura, non poteva appagare l'intelligenza e l'anima di lui che deplora il tempo perduto in tali studî, e non risparmia la critica neanche all'insegnamento ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...