Psicologo (Londra 1863 - ivi 1945). Giunto relativamente tardi agli studî psicologici, dopo aver servito come ufficiale nell'esercito britannico, studiò con W. Wundt (1904) a Lipsia (occupandosi di percezione [...] gruppo di variabili tra loro correlate a uno o più fattori comuni. L'applicazione di tale metodo alla misurazione dell'intelligenza condusse S. a postulare in ogni attività cognitiva l'influenza di un fattore generale (o fattore "g") e di fattori ...
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Generale e uomo politico romano (sec. 2º a. C.). Di origine popolare, ebbe la pretura nel 153: inviato contro i Lusitani ribelli, subì inizialmente una sconfitta, ma riuscì poi a concludere vittoriosamente [...] il patrimonio artistico con il trasferimento di sculture e pitture a Roma, in Italia, nelle province, dando prova di scarsa intelligenza del valore intrinseco delle opere d'arte). M. rimase alcuni mesi del 145 in Grecia per punire le città ribelli e ...
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Educatore francese (Lione 1903 - ivi 1972). Si è occupato di educazione popolare in quartieri operai e villaggi rurali francesi e tedeschi; è stato cofondatore dei Compagnons de St-François, movimento [...] attivo e quello immediato con gli studi umanistici, in modo da sviluppare al massimo la sensibilità e l'intelligenza critica dei giovani; per raggiungere tale obiettivo il metodo opportuno non è quello tradizionale della scuola, bensì quello ...
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INTUIZIONE (lat. intuitio; ted. Anschauung)
Ferdinando D'Amato
È un atto conoscitivo semplice, istantaneo, sinottico; designa perciò una forma di conoscenza immediata, in contrapposto a ogni conoscenza [...] i principî (τὰ ἄμεσα), da cui dipende la catena apodittica della scienza, come termini d'un'apprensione immediata, in cui l'intelligenza, nell'atto di toccare il suo oggetto, ch'è l'intelligibile, prende il suo posto e si fa tutt'uno con esso ...
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SACRA RAPPRESENTAZIONE
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. È il termine italiano con cui si designa il teatro religioso del Medioevo, che si sviluppò più intensamente durante i secoli XIII-XVI, a [...] 'ambito della cultura clericale, il dramma religioso guadagnò rapidamente il popolo, divenne strumento di poesia per l'intelligenza laica e borghese, svolgendosi con procedimenti analoghi, anche se con diversa intensità, in Spagna, Italia, Francia, e ...
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GUISA, Claudio duca di
Georges Bourgin
Nacque il 20 ottobre 1496 al castello di Condé da Renato II di Lorena e da Filippa di Gheldria. Entrato in conflitto con il fratello di primo letto, Antonio, ebbe [...] alla corte di Luigi XII. Francesco I, poi, imparentato dal lato femminile con C., si valse dei talenti militari e dell'intelligenza politica di lui: nel 1515 C. era a fianco del re a Marignano; prese parte anche ad altre campagne contro Carlo V ...
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RÉJANE, Gabrielle-Charlotte Réju, detta
Guido Ruberti
Attrice francese, nata il 6 giugno 1856 a Parigi, ivi morta il 14 giugno 1920. Di modesta famiglia, seguì il padre, improvvisatosi comico di provincia, [...] e Halévy: repertorio gaio, spumeggiante (canaille) che si addiceva al temperamento e ai mezzi della giovine attrice. Di intelligenza finissima e buon gusto eccezionale, la sua recitazione non fu accademica e virtuosa, ma fresca e spontanea. Dalla ...
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LENCLOS, Anne, detta Ninon de
A. B. F.
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Figlia di un gentiluomo della Turenna, nata a Parigi il 10 novembre 1620, morta nella stessa città il 17 ottobre 1705. A diciassette anni fuggì di casa; e da [...] del fascino grandissimo ch'ella suscitò fino ad età assai avanzata era riposto nelle non comuni doti di spirito e d'intelligenza: in una vivacità e prontezza d'eloquio, che la discreta cultura, in parte fornitale dai suoi amanti, riusciva a far ...
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Zoologo, nato a Montbéliard il 28 giugno 1773, morto a Strasburgo il 24 luglio 1838. Sullo scorcio del 1797 il fratello Giorgio, già salito in fama, lo chiamò presso di sé a Parigi. Indi, insieme a Georges-Louis [...] nella sistematica di questa classe. Si occupò successivamente, per la durata di circa un trentennio, degl'istinti e dell'intelligenza degli animali, e per tali studî gli fu di grande vantaggio la direzione del serraglio del Muséum d'Histoire ...
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KHĀLID al-QASRĪ
Francesco Gabrieli
. Uomo politico arabo dell'epoca omayyade (sec. II ègira-VIII d. C.), governatore del Ḥiǵiāz sotto il califfo al-Walīd I, e del ‛Irāq dal 105 al 120 eg., 724-738 d. [...] ). In realtà è da riconoscere in lui, come in al-Ḥaggiāǵ, una delle maggiori personalità direttive dell'impero arabo, per intelligenza, lealismo e fermezza, non disgiunta in lui, a differenza di al-Ḥaggiāǵ, da personale mitezza. Sotto di lui il ‛Irāq ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...