SPAZIO INFORMATICO
Gino Roncaglia
L'uso in ambito informatico di concetti e metafore spaziali ha assunto negli ultimi anni un'importanza crescente, sviluppandosi lungo due principali linee direttrici: [...] l'utente può interagire. Alla prima tipologia appartengono molte fra le ricerche svolte nell'ambito della robotica e dell'intelligenza artificiale, alla seconda si ricollegano due concetti di più recente introduzione, ma che hanno già dato prova di ...
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RATHENAU, Walther
Carlo Antoni
Industriale, filosofo, uomo di stato tedesco, nato a Berlino il 29 settembre 1867 da ricca famiglia d'industriali e banchieri ebrei, figlio di Emilio (v.). Il giovane [...] e da Bergson.
Le due forze che dominano gl'individui e i popoli sono la paura e il coraggio. Arma della paura è l'intelligenza. Popolo della paura, e perciò il più intellettuale, è l'ebreo, che dalla sua storia, dal suo "Dio" è costretto a coltivare ...
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Storico russo, nato nel 1731 nelle terre della sua famiglia, d'antica nobiltà, presso Alatyr (nel territorio del Volga). Fu educato in famiglia. Negli anni 1751-1768 servì in un reggimento di cavalleria [...] , dal 1786 col grado di maggior generale, fino alla morte (6 ottobre 1792). Uomo di viva e acuta intelligenza, aperta a interessi molteplici, scientifici e letterarî, si dette allo studio della letteratura russa contemporanea, in particolare dello ...
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GUISA, Enrico II duca di
Georges Bourgin
Nato a Blois il 4 aprile 1614 da Carlo, quarto duca di Guisa e da Enrichetta di Joyeuse, duchessa di Montpensier, era destinato alla vita ecclesiastica; e infatti [...] padre (1639-1640), abbandonò la vita di chiesa, di poco suo gusto; e audace, avventuroso e galante, sebbene d'intelligenza mediocre, prese una parte attiva agl'intrighi amorosi e politici dei tempi di Richelieu. Sostenne in particolare il conte di ...
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SIERRA, Justo
Emilio de Matteis
Nome di due letterati, giornalisti e storiografi messicani, padre e figlio; il padre nacque a Tixcacatluyú (Messico) il 24 settembre 1814 e morì il 15 gennaio 1861; il [...] e letteratura di Mérida; il secondo quale deputato e ministro del suo paese in Spagna. Dotati di forte preparazione ed intelligenza diedero notevoli contributi al giornalismo, alla giurisprudenza ed alla storia. S. padre fu l'autore del progetto del ...
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Nacque nel 1484; consacrato vescovo di Hólar nel 1524, fu l'ultimo vescovo cattolico dell'Islanda. Espulso dalla sua sede per opera dell'altro vescovo, Ögmundur Pálsson di Skálholt, visse qualche tempo [...] con Ögmund; ed insieme con lui si oppose alla nuova dottrina, proclamando che essa oltrepassava i limiti della sua intelligenza e che nessun mutamento poteva egli ammettere nei riti della Chiesa e nel sacramento della messa. E continuò l'opposizione ...
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Figlia e allieva del maestro Natale Abbadia, nacque a Genova nel 1821 e divenne insigne cantante. Dopo avere esordito, giovanissima, a Sassari, girò con vivi successi pei principali teatri d'Italia, scritturata [...] Vestale, il Templario, l'Ernani. Fu soprano drammatico ed ebbe lode, oltre che per la splendida voce, per la viva intelligenza artistica e pel calore espressivo delle sue esecuzioni.
Ritiratasi dalle scene, nel 1870 fissò la sua dimora a Milano, dove ...
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Comportamenti collettivi
Andrea Cavagna
Irene Giardina
L’autorganizzazione nelle scienze naturali ed economico-sociali
Chiunque abbia avuto l’occasione di assistere alle evoluzioni in volo di un gruppo [...] . La sensazione più forte per un osservatore è quella dello stormo come entità a sé stante, dotata di vita e intelligenza propria; qualcosa di fondamentalmente diverso (e superiore) rispetto alla semplice somma delle sue parti, ovvero gli uccelli. È ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi secoli dell’alto Medioevo la prosa sacra si era limitata quasi esclusivamente alla produzione [...] di tutte le cose e che sta al di sopra di tutte le cose non è né senza sostanza né senza vita né senza ragione né senza intelligenza; tuttavia, non è né un corpo né una figura né una forma, e non ha quantità o qualità o peso; non è in un luogo; non ...
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DISEGNO
C. A. Petrucci
R. Bianchi Bandinelli
Base del d. è la linea, la quale non esiste né in natura né nel senso. L'occhio infatti percepisce macchie di diverso colore e di diversa intensità luminosa [...] più spontanei, ma non per questo meno misteriosi (donde il valore magico del d. per l'uomo primitivo), della intelligenza umana. La rappresentazione grafica delle forme per mezzo di linee di contorno è infatti manifestazione del tutto primitiva, che ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...